Grable, Betty (propr. Elizabeth Ruth)
Attrice cinematografica, cantante e ballerina statunitense, nata a Saint Louis (Missouri) il 18 dicembre 1916 e morta a Santa Monica (California) il 2 luglio 1973. Grazie al sorriso ammaliante, al fisico prosperoso e soprattutto alle splendide gambe, talmente 'preziose' che la 20th Century-Fox decise di farle assicurare presso i Lloyds di Londra, ma anche alla rigorosa professionalità con cui riuscì a sopperire in gran parte alle non eccelse qualità di attrice, la G. si affermò nel panorama cinematografico hollywoodiano degli anni Quaranta. Nel drammatico periodo della Seconda guerra mondiale, in cui divenne un'icona per i soldati statunitensi in virtù dell'immagine che la ritraeva nella famosa posa da pin-up, la bionda G. raggiunse il massimo fulgore.
Sotto l'egida della madre, determinata a trasformarla in una star, la G. cominciò a frequentare una scuola di danza a soli tre anni. A tredici, sempre con la complicità materna, affrontò il primo provino cinematografico a Hollywood, mentendo sulla sua vera età, e il produttore Samuel Goldwyn le fece ottenere un contratto. Comparve quindi, in ruoli secondari, in Whoopee (1930) di Thornton Freeland, con Eddie Cantor, e, dopo essere stata scritturata dalla RKO, in The gay divorcee (1934; Cerco il mio amore) e Follow the fleet (1936; Seguendo la flotta), entrambi diretti da Mark Sandrich e interpretati da Fred Astaire e Ginger Rogers. Ma ci sarebbero voluti ancora degli anni perché questa ragazza assai precoce, spesso in coppia con Victor Mature o, successivamente, con Dan Dailey, potesse ottenere l'ambita notorietà. Il successo arrivò, una volta passata alla 20th Century-Fox, con la commedia musicale in Technicolor Down argentine way (1940; Notti argentine) di Irving Cummings, dove la G., già interprete di Million dollar legs (1939) di Nick Grinde e del non accreditato Edward Dmytryk, sostituì la star musicale dello studio, Alice Faye. Da allora la carriera dell'attrice, che proprio nel 1940 divorziò da Jackie Coogan, sposato quattro anni prima, fu tutta in ascesa: riuscì infatti a collezionare numerosi titoli di grande successo e discreto pregio come Tin pan alley (1940; Una notte a Broadway) di Walter Lang, Sweet Rosie O'Grady (1943) sempre di Cummings e il suo film più emblematico, Pin up girl (1944; La fidanzata di tutti) diretto da Bruce Humberstone. Nel dopoguerra la sua fama cominciò improvvisamente a declinare, soppiantata dal nuovo sex symbol Marilyn Monroe, malgrado risalgano a quel periodo le sue interpretazioni in film d'autore come That lady in ermine (1948; La signora in ermellino) di Ernst Lubitsch e Otto Preminger, The beautiful blonde from bashful bend (1949; L'indiavolata pistolera) di Preston Sturges e How to marry a millionaire (1953; Come sposare un milionario) di Jean Negulesco, accanto alla Monroe e Lauren Bacall. Il suo ultimo film, prima di dedicarsi esclusivamente al palcoscenico e ai nightclub, fu How to be very, very, popular (1955; Scandalo al collegio) di Nunnally Johnson.
D. Warren, Betty Grable ‒ The reluctant movie queen, New York 1981.
S. Pastos, Pin-up: the tragedy of Betty Grable, New York 1986.
L. Billman, Betty Grable: a bio-bibliography, Westport (CT) 1993.
T. McGee, Betty Grable: the girl with the million dollar legs, Vestal (NY) 1995.