Bharatiya jan sangh (BJS)
(BJS) Fondato nel 1951 dal nazionalista indiano Syamaprasad Mookerjee (1901-1953), fu il principale partito di destra assieme allo Swatantra party capeggiato da Chakravarthi Rajagopalachari. Portavoce della dottrina dello hindutva e vicino agli ambienti del Rastriya swayamsevak sangh, si radicò soprattutto nell’India occidentale e centrale. Sostenne la supremazia della tradizione culturale «nazionale», identificata con l’induismo, in opposizione al laicismo liberale dell’Indian national congress, del quale criticava anche l’atteggiamento filosovietico. Con la proclamazione della Emergency (1975-77) da parte di Indira Gandhi, molti leader del BJS furono imprigionati. Alle seguenti elezioni una coalizione anticongress sotto il mantello del Janata party conquistò il governo del Paese: al BJS furono affidati il ministero degli Esteri e quello dell’Informazione. Caduto il governo Janata, il BJS fu sciolto nel 1980 e i suoi membri confluirono nel Bharatiya janata party.