Bianco e Valente
Bianco e Valènte. – Artisti (Giovanna Bianco n. Latronico, PZ, nel 1962 e Pino Valente n. Napoli nel 1967). Si incontrano a Napoli e cominciano a lavorare insieme nel 1994 utilizzando quale linguaggio espressivo prevalentemente il video e la fotografia. L’immagine ripresa, però, è spesso volutamente errata, poco definita, sgranata, poiché del mezzo prediligono i limiti, l’evanescenza, la difficoltà della messa a fuoco. I loro lavori sottolineano la dualità fra il corpo, struttura organica di carne, definita e limitata nello spazio e nel tempo e la mente, un fenomeno senza confini apparenti, totalmente libero e autoreferenziale. La loro ricerca mira a individuare quel punto di contatto che leghi indissolubilmente il dominio del primo, la percezione della realtà esterna, al dominio del secondo, ovvero quel processo cerebrale che ci permette di mantenere il ricordo dell’esperienza. Dal 2001 sperimentano su se stessi i postulati di un’antichissima teoria astronomico/astrologica legata ai viaggi e a ipotetici influssi astrali, effettuando, due volte l’anno, particolari spostamenti alla volta di determinati luoghi del globo terrestre. Tra le loro ultime mostre: Entità risonante, alla Fondazione pastificio Cerere di Roma nel 2009 e sempre nello stesso anno Self organizing structures (with mass) allo Artprojx space di Londra. Nel 2011Through the words alla Voice gallery di Marrakech e L'insostenibile calma del vento al Museo della musica di Bologna. Nel 2012 espongono al Museo MaXXI di Roma nella mostra GAP Generazioni a confronto e a Stoccolma con Public domain al Kulturhuset Stockholm. Tra le collettive vanno ricordate Barock, arte, scienza, fede e tecnologia nell'età contemporanea al Madre, Museo d’arte contemporanea Donna Regina di Napoli nel 2009; Sehnsucht - a video and film screening uqbar di Berlino nel 2010. Sempre nel 2010, insieme con il sound designer Andrea Gabriele, tengono un workshop per la manifestazione Workshow, Installazioni ambientali del Comune di Perugia .