BIANTE (Βίας)
Sapiente e uomo politico, vissuto a Priene (VII-VI sec. a. C.). Fu considerato uno dei sette sapienti, dei quali era fra i più celebrati. L'iconografia di B. è sempre collegata al cosiddetto "ciclo dei sette sapienti", che, formatosi in epoca ellenistica, appare spesso riprodotto in pitture e mosaici romani (ad esempio il mosaico del Museo Naz. di Napoli, pubblicato in Schefold, p. 155,1, e quello di Baalbek). Una serie di erme marmoree (ora nella Sala delle Muse dei Musei Vaticani), ricavate da un ciclo dei sette sapienti, comprende anche il ritratto di Biante. La stringatezza del modellato, che appare anche nel rendimento dei capelli e della barba a ciocche mosse, ma non disordinate, la semplicità dell'espressione accentuata solo dal corrugare della fronte e dalla vivezza degli occhi, permettono di attribuire il prototipo all'inizio dell'ellenismo.
Due monete di Priene portano l'immagine di B.: una del 150 a. C. mostra il filosofo stante; l'altra, più tarda di circa due secoli, ne porta il profilo. Entrambe possono derivare da una statua ellenistica esistente in Priene.
Bibl.: J. J. Bernoulli, Griechische Ikonographie, I, Monaco 1901, 45; G. Lippold, Die Skulpturen des Vatikanischen Museums, III, i, Berlino 1936, p. 91, n. 528; L. Laurenzi, Ritratti greci, Firenze 1941, p. 47; K. Schefold, Die Bildnisse der antiken Dichter, Redner und Denker, Basilea 1943, pp. 153, 173, nn. 7, 8; M. Chéhab, in Fasti Arch., II, 1947, p. 208 (notizia del mosaico di Baalbek).