biasimo (biasmo)
Del sostantivo (con ogni probabilità, deverbale tratto da ‛ bias[i]mare ' nonostante il corrispondente francese antico blasme; cfr. R. Bezzola, Gallicismi, 17 e 236, n. 3; G. Toja, La lingua della poesia bolognese del sec. XIII, Berlino 1954, 78, 127 e 145) le non numerose attestazioni si dividono equamente tra la forma ‛ biasimo ' e quella ‛ biasmo '; la prima quattro volte nel Convivio e una sola nella Commedia (If XI 84); l'altra, quattro nella Commedia, una nel Fiore e una nelle Rime. Non si ha traccia di ‛ blasmo ', pur documentato in Chiaro Davanzati. I significati di " riprovazione ", " condanna morale ", sono costanti nella Commedia (cfr. If V 57). Con questi si intrecciano, nelle altre opere, quelli di " disprezzo ", " demerito ", " rifiuto ", non sempre discernibili dai primi. Frequente è l'oxymoron con ‛ lode ': cfr. Cv I II 8 la propria loda e lo proprio biasimo è da fuggire; III X 9 credendosi [a] alcuno dar loda, si dà biasimo, o per difetto de lo dicitore o per difetto di quello che ode; lf VII 93 [la Fortuna] è tanto posta in croce / pur da color che le dovrien dar lode, / dandole biasmo a torto e mala voce (per la struttura endiadica cfr. Cv I I 5 sono degne di biasimo e d'abominazione, e per l'interpretazione del passo in relazione alla mancata gratitudine verso la Fortuna " biasimata e bestemmiata " perché non asseconda i desideri di ciascuno, cfr. Pagliaro, Ulisse 170, col quale si ricordino le esegesi antiche: " Fortuna... blasfematur et maledicitur ab hominibus " [Graziolo de' Bambaglioli: ma l'etimologico blasphemari è ancora presente in ‛ biasimare? ']; " è tanto biasimata, vituperata e maledetta dagli uomini " [Ottimo]); Pg XVIII 60 questa prima voglia / merto di lode o di biasmo non cape; Pd IV 59 S'elli intende tornare a queste ruote / l'onor de la influenza e 'l biasmo, forse / in alcun vero suo arco percuote; Rime LXXXIII 128 de l'altre selvagge / cotanto laude quanto biasmo prezza. Frequente è anche la dipendenza da ‛ dare ': cfr., oltre ai passi sopra citati, Cv I XI 17 non per biasimo dare al ferro. Il solo caso di " ricevere " b. (If XI 84 incontenenza / men Dio offende e men biasimo accatta) si può rendere, col Pagliaro (l.c.), " offende meno la coscienza morale ", in quanto l'incontinenza è meno soggetta a ricevere la " riprovazione " e la " condanna " di un'etica terrena.
In Fiore CXLII 1 Il bel valletto di cu' biasmo avesti / giadisse, la perifrasi con ‛ avere ' corrisponde a " biasimare ", " rifiutare ", " disprezzare ".