bibliocidio
s. m. Eliminazione fisica dei libri e delle idee che veicolano.
• resta comunque il fatto che l’opera di distruzione del patrimonio librario russo, portata avanti dal regime sovietico dalla sua nascita alla fine, è stata così eccezionale per quantità e qualità che si è arrivati a coniare un nuovo termine per descrivere il fenomeno: bibliocidio. Il neologismo ne richiama evidentemente un altro, più famoso, quello di genocidio: non è un caso, anche il bibliocidio era caratterizzato da una radicalità assoluta che sembrava non volersi lasciar sfuggire nulla, neppure le tracce dell’esistenza di un libro, di un articolo, di una foto. (Adriano Dell’Asta, Avvenire, 9 agosto 2009, p. 18, Agorà).
- Composto mediante la giustapposizione dei confissi biblio- e -cidio.