bicicletta
Un mezzo di trasporto per tutti
La bicicletta è probabilmente il mezzo di trasporto personale più diffuso al mondo. Anche se oggi esistono motociclette, automobili e motorini, la bicicletta rimane molto popolare perché è economica, comoda e la può usare chiunque. Per gli stessi motivi, è molto usata nei paesi in cui solo poche persone possono permettersi un'automobile
La bicicletta sfrutta la forza delle nostre gambe in modo più efficiente rispetto a quando camminiamo o corriamo. Ci permette, cioè, a parità di sforzo sostenuto, di percorrere distanze maggiori. È costituita da un telaio di metallo che può avere molte forme diverse, come vedremo più avanti. Al telaio sono fissate due ruote di dimensioni uguali, costituite da raggi di metallo fissati a una base centrale e rivestite da pneumatici in gomma. Alla parte bassa del telaio sono fissati i pedali e la catena che trasmette il loro movimento alla ruota posteriore. Il manubrio, fissato sopra la ruota anteriore, serve a imprimere la direzione durante il moto. Il cambio, presente in molte bici ma non in tutte, è un congegno che, spostando la catena tra ruote dentate di diversa grandezza, modifica il rapporto tra giri dei pedali e giri della ruota posteriore. Cambiare rapporto permette di fare più strada con meno giri dei pedali, ma a patto di fare più fatica per ogni pedalata.
La storia della bicicletta inizia con la Draisienne, inventata dal barone tedesco Karl von Drais nel 1817. Era fatta interamente in legno e non aveva pedali. Per usarla era necessario darsi la spinta puntando i piedi per terra. Per questo si poteva usare solo su un terreno perfettamente piano e ben tenuto. Con il velocipede, inventato nel 1865, fecero la loro comparsa i pedali, che erano fissati alla ruota anteriore.
Negli anni successivi iniziarono ad apparire biciclette con la ruota anteriore molto grande, che permetteva di percorrere più strada con ogni giro dei pedali. La svolta arrivò con l'idea della ruota dentata e della catena, alla fine dell'Ottocento. Un'altra innovazione fondamentale furono i pneumatici a camera d'aria al posto delle ruote di gomma piene, capaci di diminuire i sobbalzi (perché così la gomma assorbe maggiormente le vibrazioni) e rendere più leggero il mezzo. In questo modo la bicicletta divenne sempre più popolare.
La bicicletta più comune è quella da passeggio, che ha un telaio robusto, una sella confortevole, a volte (non sempre) un cambio. La bicicletta da corsa ha un telaio di forma simile ma molto leggero; un manubrio di forma diversa, che permette al ciclista di stare piegato in avanti per offrire meno resistenza all'aria; un cambio con più rapporti, per affrontare sia le salite molto ripide sia le discese.
La mountain bike è una bicicletta costruita per affrontare percorsi molto accidentati e pendenze molto ripide durante escursioni in montagna. Ha un telaio molto robusto e decisamente più pesante di quello delle biciclette da città; inoltre è dotata di ammortizzatori in grado di assorbire urti, pneumatici larghi e con battistrada e un cambio con rapporti adatti ad affrontare anche pendenze molto ripide. C'è poi il tandem, una bicicletta per due persone. Ha un telaio molto lungo, due selle e due pedaliere, entrambe collegate alla stessa catena.
Il cambio sulla bicicletta permette di passare da un rapporto all'altro. Un rapporto è dato dal numero di denti della moltiplica (la ruota dentata fissata ai pedali) diviso quello del pignone (formato da diverse ruote dentate fissate alla ruota posteriore). Così un rapporto 52-13 significa che la moltiplica ha 52 denti e il pignone 13. Poiché la catena vincola tra loro i denti della moltiplica e del pignone, questo vuol dire che a ogni giro dei pedali, cioè della moltiplica, si hanno 52:13=4 giri del pignone, cioè della ruota posteriore. Per una ruota di grandezza media (circa 2,14 m di circonferenza) questo corrisponde a 4×2,13=8,52 m percorsi. Con un rapporto più piccolo, per esempio 53:19, si percorrere meno strada (circa 5,86 m) ma si fa meno fatica.