Al potere dal 1994, il presidente bielorusso ha propugnato, nel 1996, l’adozione di una serie di emendamenti costituzionali che hanno notevolmente rafforzato i poteri dell’esecutivo e permesso un’estensione del mandato presidenziale sino al 2001. Nonostante le aspre critiche degli osservatori internazionali, Lukašenko è stato rieletto presidente nel 2001 e nel 2004 ha ottenuto, attraverso una nuova consultazione referendaria, l’abolizione del limite dei due mandati presidenziali. Vinte le elezioni nel 2006, Lukašenko, definito da molti come ‘l’ultimo dittatore d’Europa’, ha nuovamente presentato la propria candidatura alle elezioni del 19 dicembre 2010, ottenendo un consenso prossimo all’80%.