BIHAFRĪD
. Fondatore di una setta che intorno alla metà del sec. VIII, cercò di ridare in Persia nuova vita alla religione mazdaica conciliandola con le dottrine dell'islamismo. Tratti di questo, come la proibizione del vino e la limitazione all'uso parsi del connubio fra i consanguinei, accolti da B., se non riuscirono a rendere accetta la nuova religione ai convertiti all'islamismo, apparvero ai Magi come contaminazione della fede nazionale, onde essi combatterono energicamente il riformatore e i suoi seguaci. B. fu ucciso per ordine di Abü Muslim e i seguaci furono dispersi: ancora oggi ne esistono in Persia (Bihafrīdiyyah): credono che il profeta dimori in cielo, donde scenderà sulla terra a vendicarsi dei persecutori.
Bibl.: Enciclopedia dell'Islam (ed. francese, inglese, tedesca), I, s. v.