ALTOVITI, Bindo
Figlio di Oddo di Altovito, vissuto a Firenze tra il secolo XIII e il XIV, sposò Giovanna di Lapo Cipriani. Segui la carriera politica sino ai più alti uffici; podestà a Montevarchi (1298), priore di libertà (1305, 1310, 1324, 1333, 1335, 1339), capitano di guerra (1307, 1309), gonfaloniere di compagnia (1323, 1332, 1337, 1352), gonfaloniere di giustizia (1350), console dell'arte di Calimala (1320-1324). Fatto prigioniero nella battaglia dell'Altopascio (1325), fu liberato alla morte di Castruccio Castracani degli Antelminelli (3 sett. 1328). Dei Dodici Buonomini (1331), fu poi ambasciatore in più luoghi, per cercare una mediazione presso Giovanni XXII perché venisse tolto l'interdetto: fu quindi a Ferrara (1331), a Bologna (1332), a San Miniato (1333, 1345), a Siena (1335), a Venezia (1338), per accogliere Ubertino da Carrara nella lega contro Mastino della Scala; trattò una lega con Napoli, Bologna e Perugia a difesa di parte guelfa (1335). Fu anche capitano di custodia di Arezzo e di Prato (1335). Nel 1343 prese attivissima parte con tutti i suoi consorti alla cacciata del duca d'Atene, e fu uno dei capi della sollevazione. Venne così eletto, subito dopo, tra i quattordici riformatori di Firenze e fatto cavaliere, conservando poi una posizione influente in città. Nel 1348 fu prescelto fra gli altri cittadini per presiedere alla costituzione dello Studio, e fu poi più volte ufficiale dello Studio stesso, fino al 1350. Coltivò anche la poesia. Morì nel 1353.
Fonti e Bibl.: G. Villani, Cronica,Firenze 1857, p. 454; Statuti della Università e Studio fiorentino,a cura di A. Gherardi, Firenze 1881, pp. III, 113, 123; Cronica fiorentina di Morchionne di Coppo Stefani,in Rer. Italic. Script.,2 ediz., XXX, 1, a cura di N. Rodolico, pp. 96, 106, 135, 175, 179, 188, 207, 235; Consigli della Repubblica fiorentina,a cura di B. Barbadoro, I, 2, Bologna 1930, pp. 358, 491, 699, 703; D. M. Manni, Osservazioni istoriche sopra i sigilli antichi,III, Firenze 1740, p. 30; S. Ammirato, Istorie fiorentine,III, Firenze 1824, pp. 188, 241, 354; IV, ibid. 1824, p. 83; L. Passerini, Genealogia e storia della famiglia Altoviti,Firenze 1871, pp. 37-41; F. T. Perrens, Histoire de Florence,IV, Paris 1879, p. 309; R. Renier, Sonetti inediti di Tommaso di Giunta e d'altri rima tori del sec. XIV,per nozze Scipioni-Ferri, Ancona 1883, pp. 9, 16, 18 (dove è pubblicato un sonetto dell'A.); F. Flamini, La lirica toscana del Rinascimento anteriore ai tempi del Magnifico,Pisa 1891, p. 375; R. Davidsohn, Forschungen zur Geschichre von Florenz,IV, Berlin 1908, p. 580; D. Marzi, La cancelleria della Repubblica fiorentina,Rocca S. Casciano 1910, p. 699; A. Sapori, La crisi delle compagnie mercantili dei Bardi e dei Peruzzi,Firenze 1926, pp. 154 s.; C. Argegni, Condottieri, capitani, tribuni,I, Milano 1936, pp. 35 s.