SERAO, Francesco
Dizionario Biografico degli Italiani, Volume 92 (2018), 2023
Nacque a S. Cipriano di Aversa il 21 settembre 1702 da Paolo e Ippolita Furni. A dodici anni, su consiglio dello zio materno, venne affidato ai gesuiti di Napoli. Tuttavia, con la morte improvvisa del padre, non potendo il fratello Gerolamo, ecclesiastico, amministrare le finanze della famiglia, fu costretto a sospendere gli studi. Ritornato poi a Napoli, completò la sua formazione filosofica e matematica e intraprese la professione medica. Il contesto culturale partenopeo, entro cui Serao si formò, rifletteva ancora l’eredità dell’Accademia degli Investiganti che, avviata nel 1663 per iniziativa di Tommaso Cornelio e Leonardo di Capua, ma poi soppressa nel 1668 dal viceré, animò il dibattito filosofico e scientifico dell’epoca in un’ottica antiaristotelica e sperimentale, diffondendo le teorie, tra gli altri, di Jean Baptiste Van Helmont, Pierre Gassendi, William Harvey, Thomas Willis e Robert Boyle. In questo clima, Serao si laureò in medicina a soli 18 anni (cfr. De Renzi, 1848, p. 689) e iniziò la pratica medica sotto la guida di Biagio dal Pozzo e, in seguito, di Nicola Cirillo (1671-1734), con il quale collaborò a lungo.
Dopo l’insegnamento privato (dal 1725), Serao ottenne a Napoli prima la cattedra di anatomia (1732), poi la seconda cattedra di medicina teorica (1733), e infine la seconda (1740-1743) e la prima (1753) cattedra di medicina pratica (una diversa periodizzazione in Fasano, 1784). Compose le orazioni inaugurali per gli anni accademici 1732 e 1733 – rispettivamente, l’Oratio parainetiké ad Regii Gymnasii neapolitani alumnos… e l’Oratio de publicorum Gymnasiorum ad optimam disciplinam utilitate… – entrambe poi pubblicate negli Opuscoli di vario argomento (Napoli 1767).
Nel 1738 curò, insieme a Santo Cirillo, l’edizione postuma dei consulti medici del suo maestro Nicola Cirillo, firmandone la nota biografica (Vita Nicolai Cyrilli, in Consulti medici…, I-III, Napoli 1738, poi Venezia 1741, 1756), che venne poi ristampata nei Memorabilia Italorum di Giovanni Lami (I, Firenze 1742) e nei già citati Opuscoli del 1767. Capofila del cartesianesimo meccanicista partenopeo, Cirillo condizionò da presidente l’indirizzo antimetafisico dell’Accademia delle scienze voluta da Celestino Galiani (1681-1753), di cui Serao divenne segretario nel 1733. Frequentando la sua biblioteca, Serao ebbe accesso alle ricerche scientifiche più aggiornate, anche critiche del cartesianesimo.
Influenzato inizialmente dalla iatrochimica fermentativa, si avvicinò gradualmente alle posizioni iatromeccaniciste, salvaguardando, pur sempre in chiave anticartesiana, un approccio conciliarista. Tutto ciò lo portò a coltivare lo studio delle opere di Giovanni Alfonso Borelli (1608-1679), Lorenzo Bellini (1643-1703), Archibald Pitcairne (1652-1713) e, soprattutto, Herman Boerhaave (1668-1738), di cui introdusse le Institutiones a Napoli.
Una parte consistente della sua produzione scientifica, legata alle attività dell’Accademia, è di argomento storico-naturale: è del 1738 l’Istoria dell’incendio del Vesuvio accaduto nel 1737, richiesta dal re Carlo di Borbone in occasione dell’eruzione del 3 maggio 1737. Lo scritto, pur condividendo un programma metodologico incentrato sul ruolo dell’osservazione, attinge ampiamente da quanto già prodotto dalla tradizione investigante: oltre a Cornelio, di Capua, Luca Antonio Porzio, Serao prese a modello in particolare l'Historia et meteorologia incendii Aetnaei… (Regio Iulio 1670) di Borelli.
Un minore rigore osservativo caratterizzò anche le descrizioni zoologiche degli anni Quaranta: alle Osservazioni su d’un fenomeno occorso nell’aprire un cinghiale… (Napoli 1742), seguirono la Descrizione dell’elefante… (Napoli 1742) e il Saggio di considerazioni anatomiche fatte su d’un leone morto nel parco del Re (Napoli 1744), tutte poi ripubblicate negli Opuscoli del 1766. Appartiene a questa fase anche il Della Tarantola o vero Falangio di Puglia (Napoli 1742), una raccolta di lezioni, quattro secondo il progetto iniziale, dedicate al fenomeno del tarantismo. Serao, che all’inizio della terza lezione, revisionò criticamente tutte le ricerche fino ad allora prodotte, per poi concludere, in funzione antikircheriana (De Martino, 1961), benché non sulla base di esperienze dirette, che la vera causa del tarantismo andasse ricercata nella natura ‘malinconica’ dei pugliesi, (come già intuito da Cornelio), piuttosto che nel morso del ragno.
Le miscellanee Opuscoli di fisica (Napoli 1766) e, i già citati, Opuscoli di vario argomento (Napoli 1767) raccolgono la quasi totalità dei suoi scritti. Più difficile circoscrivere la produzione medico-clinica: oltre alla polemica con il medico François Chicoyneau (1672-1752), che aveva negato la natura epidemica della peste (Lettera di F.S. a Monsignor Antonio Leprotti…, in Opuscoli di vario argomento, Napoli 1767, pp. 1-26), il suo biografo Michele Arcangelo Lupoli ricorda tre manoscritti: l’Epistola… de medicorum et chirurgorum Parisiensium dissensione an. 1749, una raccolta di consilia medica; le Institutiones medicae, forse ad uso della sua scuola privata. È di Serao la traduzione italiana (Napoli 1757) della seconda edizione delle Observations on the Diseases of the Army in Camp and Garrison (1753) di John Pringle (1707-1782), a cui venne aggiunto, nella nuova versione del 1762, anche uno scritto analogo di Gerard van Swieten (1700-1772).
Nel 1756 sposò Nicoletta Zaccarelli, vedova di suo cugino Bernardo, da cui ebbe una sola figlia, Ippolita, data in sposa all’avvocato Francesco Antonio Rossi. Nel 1778 venne nominato medico di corte e protomedico del regno dal re Ferdinando IV (1751-1825).
Morì a Napoli il 5 agosto 1783 all’età di 80 e venne sepolto nella chiesa di S. Maria di Montevergine, vicino alla tomba del suo amico Agnello Vassallo.
Fonti e Bibl.:
Per le lezioni di Serao: Londra, Wellcome Library, 4495 (chimica), 6073 (medicina pratica). Il manoscritto 1650 contiene invece le lezioni di Cirillo dettate da Serao e trascritte da Thomas Parise. In assenza di un censimento delle lettere, cfr. quanto segnalato in Borrelli (1997). Per il Della Tarantola, cfr. gli esemplari conservati in Biblioteca nazionale centrale di Firenze: fondo Targioni-Tozzetti, III.9; fondo Palatino, X.4.6.3.
T. Fasano, De vita, muniis et scriptis F. Serai…, Neapolis 1784; M.A. Lupoli, F. S., in A. Fabroni, Vitae italorum doctrina excellentium qui saeculis XVII, et XVIII floruerunt, Pisis 1789, t. XIV, pp. 385-417 [con l’indice delle opere]; F. Vicq-d’Azyr, Éloges historiques: Serrao [sic], in Œuvres, t. III, Parigi 1805, pp. 258-286; N. Serao, F.S., in Biografia degli uomini illustri del Regno di Napoli, Napoli 1816, t. III, s.v.; C.A. de Rosa, marchese di Villarosa, Ritratti poetici di alcuni uomini di lettere antichi e moderni del Regno di Napoli, Napoli 1825, pp. 297-307; G. Ajello, Dell’Università degli studi di Napoli, in Annali Civili del Regno delle due Sicilie, LXIX (1844), pp. 54-55; S. De Renzi, Storia della medicina in Italia, t. V, Napoli 1848; E. De Martino, La terra del rimorso. Contributo a una storia religiosa del Sud, Milano 1961; F. Pascarella, F.S. (1702-1783) e la rinascita degli studi medici nel Regno di Napoli, in Rivista di storia della medicina, IX (1965), pp. 51-60; P. Zambelli, Un epigono degli Investiganti, amico e “supplente” del Vico: il medico F.S., in Bollettino del Centro di Studi Vichiani, III (1973), pp. 132-146; V. Ferrone, Scienza natura religione. Mondo newtoniano e cultura italiana nel primo Settecento, Napoli 1982, pp. 512-514; C. Dollo, Presenze meridionali nell’Accademia dell’Istituto di Bologna: Francesco Serao, Giuseppe Mosca, Andrea Gallo, in Scienza e letteratura nella cultura italiana del Settecento, a cura di R. Cremante - W. Tega, Bologna 1984, pp. 233-253; A. Borrelli, Lettere di F.S. a Giambattista Morgagni, in Giornale Critico della Filosofia Italiana, LXXVI (1997), 2, pp. 264-285; G.L. Di Mitri, Storia biomedica del tarantismo nel XVIII secolo, Firenze 2006; R. De Ceglie, Serao, Francesco, in Dizionario storico delle scienze naturali a Napoli dal Rinascimento all’Illuminismo, Firenze 2020, https://storiadellacampania.wikidot.com/dssnn:serao-francesco (14 gennaio 2023); M. Conforti, Medicina sotto il vulcano. Corpi e salute a Napoli in età moderna, Milano 2021, pp. 56, 61, 66.