bioarcheologia
bioarcheologìa s. f. – Settore della ricerca archeologica che studia i materiali organici rinvenuti in contesti di scavo e che si suddivide in specifici indirizzi di ricerca: l’archeobotanica, l’archeozoologia e l’archeoantropologia, o paleoantropologia. Secondo un’impostazione metodologica sviluppatasi nell’ultimo ventennio del Novecento, che attribuisce ai resti biologici una connotazione funzionale legata all’analisi dei gruppi umani e al loro adattamento ad ambienti diversi, il campo d’indagine degli studi di b., e in particolare di paleoantropologia, si è ampliato con il contributo di altre discipline quali la biochimica e la biologia molecolare, che, avvalendosi del metodo archeologico, convergono nella formazione dell’archivio biologico e danno un contributo fondamentale alla conoscenza dei rapporti fra uomini, insediamenti e ambiente. Ne è derivato l’approfondimento di specifici settori di ricerca, come la paleodemografia, la paleopatologia e la paleonutrizione, che studiano l’andamento demografico e lo stato di salute delle popolazioni del passato, e la paleogenetica, che attraverso l’analisi del DNA antico, cioè dei residui di materiale genetico che si possono estrarre da materiali biologici, studia l’evoluzione dell’uomo e la struttura genetica dei gruppi umani. Nel corso dell’ultimo decennio, la b. ha assunto particolare rilevanza in relazione a nuovi settori d’indagine, come l’antropologia e l’ (v.) e l’ (v.).