biondo
L'aggettivo è usato più volte da D. sempre con riferimento al colore dei capelli, espressamente indicati (Rime CIII 63 ne' biondi capelli; e ancora CIV 51 la treccia bionda, Pg VIII 34 la testa bionda, Fiore CXLIII 10 le treccie bionde, CLXVI 4 e 5 bionde treccie da vantaggio. / Se non son bionde, tingale), o con generico riferimento a persona che ha i capelli biondi e gli altri caratteri del biondismo: If XII 110 quell'altro ch'è biondo, / è Opizzo da Esti (sul valore dell'aggettivo in questo passo si è particolarmente soffermato il Raimondi [D. e il mondo ezzeliniano, in Atti del Congresso veneto, pp. 54-56], che nella contrapposizione del nero Ezzeliano al biondo Obizzo crede di scorgere anche " un'antitesi di ordine morale "); Pg III 107 [Manfredi] biondo era e bello e di gentile aspetto.