BIRMANIA
(VII, p. 65; App. I, p. 280; II, I, p. 410; III, I, p. 240; IV, I, p. 297)
La B. ha assunto, dal giugno 1989, il nome di Unione di Myanma per non derivare il nome dalla sola etnia birmana. La sua popolazione, giovane (più del 40% è sotto i 15 anni) e distinta da alti incrementi annui (2,8%), ha superato i 35 milioni di ab. al censimento del 1983 (39,9 milioni nel 1988), mentre 10 anni prima raggiungeva i 29 milioni. Alla stessa data la capitale era di quasi 2,5 milioni di ab., seguita da Mandalay (532.985 ab.), Bassein (144.092) e Moulmein (219.991). Disoccupazione e sottoccupazione sono due caratteri negativi destinati ad aggravarsi nei prossimi anni, sebbene il contrasto tra ricchi e poveri appaia meno stridente che in altri paesi del Terzo Mondo. L'analfabetismo interessa il 35% della popolazione per lo più rurale; il 24% della popolazione è urbana. Gli attivi sono circa la metà degli abitanti e di questi quasi 17 milioni si dedicano all'agricoltura. Il prodotto nazionale lordo per abitante è di 200 dollari statunitensi (stima Banca Mondiale, 1986).
L'economia, per cui l'utopistico socialismo birmano ha realizzato la nazionalizzazione del commercio e dell'industria (ma non dell'agricoltura), è fortemente deficitaria costringendo al ricorso di aiuti esteri come già alla metà degli anni Settanta. E questo nonostante le risorse agricole risultino sufficienti: il riso viene anche venduto ai paesi vicini e la risicoltura è suscettibile di ulteriore sviluppo; inoltre il legname pregiato, il caucciù del Tenasserim e le risorse del sottosuolo garantiscono una discreta esportazione. In particolare il petrolio viene estratto lungo le coste e al centro del paese (raffinerie a Syriam presso Rangoon e a Chauk), piombo a Bawdin-Namtu, e zinco, rame, antimonio, nichel, tungsteno e stagno soprattutto negli stati dei Karen e del Tenasserim. L'industria, oltre alla raffinazione dei prodotti del sottosuolo, lavora quelli dell'agricoltura (oleifici, pilatura del riso, ecc.) cui si uniscono cotonifici e cementifici.
Bibl.: G. Steinberg, Burma in 1982: incomplete transition, in Asian survey, 1983, pp. 165-71; J. Delvert, Progrès de la risiculture en Asie du Sud-Est, in Bulletin de l'Ass. Géogr. Fr., 1984, pp. 77-80.
Storia. - L'entrata in vigore nel 1974 di una nuova Costituzione che faceva della B. una repubblica socialista, e l'elezione di un'Assemblea del popolo, seppure su lista di partito unico, non migliorarono la situazione politica ed economica birmana. Accanto alla guerriglia endemica delle minoranze Karen, Kachin, Shan, in lotta per ottenere l'autonomia, fecero la loro comparsa nel 1975 gruppi di opposizione ideologica quali il Partito comunista birmano (filocinese) e il Partito popolare progressista, ideologicamente a destra del regime.
Il socialismo birmano, incapace di trovare una via d'uscita alla disastrosa situazione economica, anche dopo il varo del pacchetto di riforme economiche del maggio 1976, fu costretto ad aprire ai mercati internazionali e a chiedere un finanziamento alla Banca Mondiale, per poter potenziare l'industria mineraria e del legname.
Nel tentativo di superare l'isolamento internazionale, pur non abbandonando la politica di non allineamento, Ne Win si recò, nel novembre 1977, a Phnom Penh. A questa visita fecero seguito quelle di Lay Muang ad Hanoi e del primo ministro cinese Zhao Ziyang a Rangoon. Il 9 novembre Ne Win cedette la carica di capo dello stato al generale San Yu, mantenendo tuttavia la presidenza del partito unico, il Partito birmano a programma socialista (Burma Socialist Program Party, BSPP). Nei primi mesi del 1983 il governo di Rangoon condusse con successo vaste operazioni contro i ribelli Karen che controllavano le regioni meridionali. Nell'ottobre dello stesso anno, in seguito all'attentato (attribuito ai servizi segreti nord coreani) al presidente sud coreano Chun Doo Hwan, in visita ufficiale nel paese, vennero sostituiti il ministro degli Interni e uomini chiave del governo e dei servizi di sicurezza. Nel novembre 1985, con un emendamento costituzionale, San Yu assunse anche la carica di vice presidente del BSPP, mentre le elezioni tenutesi nello stesso periodo riconfermarono il successo degli uomini già al potere.
In campo economico e sociale, dopo una relativa prosperità nel 1977-78 e nel 1982-83, la situazione divenne nuovamente critica e al fallimento della ''rivoluzione verde'', che portò a una drammatica scarsità di riso, fece da contraccolpo una drastica riduzione delle importazioni e l'abbandono di numerosi progetti di sviluppo. Né valse a modificare la situazione l'istituzione, nel 1986, di ''zone commerciali di confine'' con la Cina, interlocutrice privilegiata.
In politica estera la B., pur rimanendo fedele alla formula del non allineamento, cercò di migliorare i propri rapporti internazionali: nel 1987 Ne Win si recò negli Stati Uniti e nella Germania federale, mentre San Yu visitò la Romania e la Iugoslavia. Il 23 luglio 1988, in seguito alle continue manifestazioni di protesta della popolazione e dei monaci buddisti che chiedevano una svolta democratica, Ne Win si dimise dalla carica di presidente del BSPP e cedette la guida del partito e dello stato a Sein Lwin. Le manifestazioni continuarono anche contro il nuovo leader, ex capo della polizia segreta, e vennero soffocate in un bagno di sangue (3000 morti in pochi giorni). Assunse il potere il ''moderato'' Maung Maung, ma anch'egli fu costretto a dimettersi da un'opposizione sempre più forte e di fronte a un paese sull'orlo dell'anarchia e della guerra civile. Il 18 settembre 1988 i militari tornarono al potere con un colpo di stato e il generale Saw Maung assunse i pieni poteri, pur promettendo il ritorno alla democrazia e al pluralismo. Accanto al BSPP (che cambiò nome in Partito di unità nazionale) furono ammessi altri partiti. Ma l'opposizione e i suoi leaders furono duramente osteggiati e perseguitati insieme alle organizzazioni militari dei gruppi etnici dissidenti. Il successo del maggior partito di opposizione, la Lega nazionale della democrazia, e dei suoi alleati nelle elezioni politiche del maggio 1990 non attenutò il predominio dei militari, che impedirono la convocazione dell'Assemblea del popolo e inasprirono la repressione, pur annunciando l'introduzione di una nuova costituzione da sottoporre a referendum.
Bibl.: R. Taylor, An undeveloped state: the study of modern Burma's politics, Melbourne 1983; Ch. Smith Jr., The Burmese Communist Party in the 1980s, Singapore 1984.
Letteratura. − La letteratura birmana contemporanea è caratterizzata da una profonda originalità. La ricerca di un'espressione e di uno stile originali, sottratti sia alle influenze delle tradizioni sia a quelle delle letterature straniere, soprattutto l'inglese, ha dato vita a un fermento innovativo che, sorto all'inizio del 20° secolo, è durato fino al 1940. La creazione del movimento letterario Khissang ("Esperienza Contemporanea") che raccolse questi fermenti, è considerata uno dei fattori determinanti del rinnovamento. Nasce, in questo periodo, il romanzo, genere fino al momento sconosciuto, ma destinato a diventare l'espressione più caratteristica della letteratura birmana contemporanea. Riconoscimento ufficiale del nuovo orientamento sono la trasformazione dell'Ufficio Traduzioni in Associazione degli Scrittori e la successiva creazione della Giornata annuale dei premi letterari, tuttora in vita con finalità chiaramente istituzionalizzate.
Gli autori più rappresentativi della nuova generazione, quella dei romanzieri, che tracciano la via per i successivi sviluppi, sono Maha Hswé (1900-1953) particolarmente fecondo e ispirato da un ideale dominante, l'indipendenza del proprio paese; 'çCéing Phé Mying (n. 1914), autore di romanzi a sfondo politico; la scrittrice Dagong Khing Khing 'Lé (n. 1904), autrice di romanzi a sfondo storico e sociale.
Un genere letterario seguito con vivo interesse è la poesia, che ha saputo rinnovarsi senza staccarsi dalle tradizioni, mentre la narrativa, erede di una tradizione orale e senza tempo, continua a trarre la propria ispirazione dalle fonti tradizionali.
Uno dei poeti più significativi, le cui composizioni sono state tradotte in inglese e in russo, è 'U 'ÇCéing Hang (o Zoji): la raccolta Zawgyi Selection (1960), contiene una parte delle sue opere, mentre altri componimenti poetici, dedicati al giacinto d'acqua, sono nella raccolta Béda Lang, del 1963. Ispirato da un genuino spirito patriottico e dall'ideale di una cultura e di un'arte birmana assolutamente indigene e libere è il narratore e poeta 'U Wung: una sua raccolta di poesie per bambini e una scelta antologica di altre sue composizioni, tradotte in inglese tra il 1936 e il 1939, lo hanno reso noto anche al mondo occidentale. Vasta è la produzione della poetessa Ngwè Tayi (1925-1958), autrice di oltre 800 composizioni poetiche pervase di viva freschezza e finezza di sentimenti, di vivace malizia e di sublime tenerezza.
Nel periodo successivo all'indipendenza, del gennaio 1948, il romanzo troverà ispirazione soprattutto nelle preoccupazioni d'ordine sociale. Dal 1950 maggiore diffusione avranno le riviste letterarie, che accoglieranno nuove composizioni e favoriranno l'affermarsi del genere narrativo. Romanzi famosi di questo periodo sono Mô auq myé bying ("La terra sotto il cielo", 1948) di 'Ming Aung, e coronato di un premio letterario; Nga' Ba' ("Lo scroccone", 1947), scritto da 'U Thing Phaq; Ming hmu' dang ("Il funzionario", 1950), composto da 'U Ong phé' sotto lo pseudonimo di Tèq Tô.
Pervase da una caustica ironia mitigata da una grande raffinatezza espositiva sono le opere di Çadu (n. 1918), tra le quali segnaliamo Tat 'thega' myaq-kôkô ("Il caro e valoroso soldato"), del 1951, e A'mina, una novella che trae il proprio titolo dal nome dell'eroina. Un'altra scrittrice ricorre con estrema abilità a una sottile e temibile ironia: si tratta di Ma' Ma' 'Lé (n. 1916), la quale ha trattato tutti i grandi temi della letteratura birmana contemporanea. I suoi scritti riflettono le esperienze culturali acquisite nel corso dei viaggi in Occidente, ma lasciano trasparire il fondo di una tradizione ben radicata. Tra i suoi romanzi più significativi sono 'Mong yué' mehu ("Non per odio"), vincitore di un premio letterario nel 1955, e çu ma' ("Lei"), del 1944.
Attualmente la B. pullula di scrittori e di scrittrici di talento, autori di romanzi e di racconti. Tra i nomi più celebrati è quello della scrittrice Khing Hning Yu' (n. 1925), che ha ottenuto un premio letterario (1960) per il racconto 'Kyé mong Eyéiq ("L'immagine nello specchio"). Dotata di notevoli capacità descrittive ed evocative, ha saputo mettere in evidenza, nelle sue opere, i pericoli che le innovazioni connesse con la civiltà dei consumi e il progresso tecnologico possono costituire per la serenità e la semplicità che caratterizzano la vita birmana.
Bibl.: D. Bernot, Littérature birmane contemporaine, in Littératures contemporaines de l'Asie du Sud-Est, Parigi 1974.
Cinema. - Nata nel 1934, l'industria cinematografica della B. ha prodotto per molto tempo circa 70 film l'anno, attestandosi sui 50 alle soglie degli anni Novanta.
La produzione è completamente controllata dal governo che ha creato una serie di istituzioni atte a seguire la lavorazione e la distribuzione. La Motion Picture Corporation, un dipartimento del ministero dell'Informazione e dello Spettacolo, produce tutti i corto e lungometraggi, i documentari, i cinegiornali, mentre sempre sotto il controllo del governo operano un ufficio per la censura, un ufficio tasse, e altri per la distribuzione, l'esportazione e i finanziamenti speciali a opere particolarmente notevoli. Governative sono anche le circa 140 sale distribuite in tutta la B.; assai pochi i gestori privati, e sottoposti a tasse molto elevate. Un sistema così capillare di controllo non esclude che talvolta vengano realizzate opere di buon livello, che si distanziano dalla produzione corrente incentrata quasi esclusivamente su storie melodrammatiche o su musical d'ispirazione indiana.
Accanto a registi affermati come U Chin Sein e Bo Ba Ko, entrambi in posti chiave delle varie commissioni governative per il cinema, si stanno facendo strada giovani talenti: Khin Soe, autore di Thamar Ba Khet, una storia surreale che ha per protagonista un pedalatore di risciò; Than Htut, vincitore nel 1986 del Burma Academy Awards con Dream Bridge, un film di avventure ambientato durante la seconda guerra mondiale; U Kyee Myint, che ha avuto la possibilità di finanziare in parte alcuni suoi lungometraggi