(macedone Bitolj) Città della Repubblica della Macedonia del Nord (69.287 ab. nel 2021), la seconda per importanza, dopo la capitale Skopje. È situata ai piedi del M. Perister, al margine SO di una conca fertile, ma in parte paludosa. Attività industriali nei settori mobiliero, tessile, alimentare, della concia di pellami e della manifattura di tabacco. Produzione artigianale di tappeti.
La città sorse in epoca bizantina, sviluppandosi come centro monastico sul luogo in cui qualche secolo prima era stata trasferita l’antica Eraclea Lincestide. Occupata dai Bulgari, fu ripresa nel 1014 dall’imperatore Basilio II. I Turchi l’occuparono nel 1382, chiamandola Monastir (per i suoi monasteri) e ne fecero un centro militare di rilievo. Il 19° sec. vide lo sviluppo della città. Durante la prima guerra balcanica (1912-13) i Serbi la presero ai Turchi. Conquistata nel corso della Prima guerra mondiale (1915) dai Bulgaro-Tedeschi del generale M. von Gallwitz, nel 1916 fu occupata dal corpo di spedizione del generale francese M.-P-E. Sarrail, dopo un’azione di investimento che ebbe il suo epilogo nella rottura del settore centrale bulgaro.