bizzarro
Presente una sola volta, in If VIII 62, in rima rara con narro e sbarro, col valore di " collerico " " stizzoso ", " imbizzarrito " (Buti), " iracondo oltra modo " (Landino), detto di Filippo Argenti, 'l fiorentino spirito bizzarro. Così il Boccaccio: " cioè iracundo; e credo questo vocabolo ‛ bizarro ' sia solo de' Fiorentini, e suona sempre in mala parte, per ciò che noi tegnamo bizarri coloro che subitamente e per ogni piccola cagione corrono in ira, né mai da quella per alcuna dimostrazione rimuovere si possono " (cfr. Angiolieri Deh, bastai' oggimai 5 " Tu mi fara' venir tal bizzarria ").