black bloc
<bläk blòk> locuz. sost. ingl., usata in it. al masch. pl. (anche al sing., masch. e femm., con riferimento a singoli individui). – Gruppi di manifestanti, spesso riconoscibili dall’abbigliamento di colore nero, che a partire dagli anni Novanta del 20° sec. hanno dato vita, sia in Europa sia negli Stati Uniti, a violenti scontri con le forze dell’ordine durante cortei e manifestazioni di movimenti no global. Prevalentemente anarchici, provengono da varie nazioni e si ritrovano soprattutto a contestare i summit delle organizzazioni economiche internazionali. Schierati a volto coperto in piccoli gruppi compatti, colpiscono prevalentemente i luoghi che ritengono simboli del capitalismo: banche, agenzie interinali, filiali di multinazionali, distributori di benzina. Il termine schwarzer (nero) block venne utilizzato per la prima volta negli anni Ottanta del 20° sec. dalla polizia tedesca, per identificare gli autonomi vicini alla sinistra extraparlamentare durante le manifestazioni antinucleari. Nei primi anni Duemila, con l’espandersi della globalizzazione finanziaria ed economica, le proteste dei movimenti no global sono cresciute di intensità e i b. b. hanno alzato il livello di scontro con le forze dell’ordine. Disordini e devastazioni si sono verificati nel 1999, sia in occasione della conferenza della WTO a Seattle sia per la riunione del Fondo monetario internazionale a Praga. Ad Atene nel febbraio del 2012 una ventina di edifici è stata data alle fiamme negli scontri avvenuti con le forze dell’ordine durante le manifestazioni in piazza Syntagma, nel pieno della crisi economica della Grecia. In Italia gruppi di b. b. sono entrati in azione per la prima volta durante le manifestazioni contro il G8 in corso a Genova nel luglio 2001. Nei violenti scontri tra no global e forze dell’ordine un manifestante, Carlo Giuliani, è stato ucciso con un colpo di pistola sparato da un carabiniere. I b. b. sono tornati in azione il 15 ottobre 2011 a Roma, infiltrati in una manifestazione organizzata dal movimento degli Indignados, devastando l’area limitrofa alla basilica di San Giovanni.