black Monday
Locuzione che indica i grandi crolli azionari di borsa, i quali avvengono molto spesso nella giornata di lunedì, alla riapertura delle contrattazioni dopo la chiusura del week end. Il più famoso fu quello del lunedì 28 ottobre 1929, in cui si registrò un calo dell’indice Dow Jones del 12,8%, seguito nel successivo martedì da un altro forte calo dell’11,7%. Fu l’inizio della grande depressione, che si protrasse negli USA, ma anche nel resto del mondo, per tutto il decennio successivo.
Superiore per ampiezza fu il crollo del 19 ottobre 1987, un lunedì in cui il Dow Jones cedette 508 punti (un ribasso del 22,6%), massimo declino giornaliero di tutta la storia della finanza. A differenza del 1929, tuttavia, questo ribasso non si accompagnò a una crisi economica di lungo periodo. Nel corso dell’anno, infatti, l’indice crebbe da 1897 a 1939 punti. Il b. M. fu dunque il risultato di comportamenti irrazionali attribuiti, da un lato, alla psicologia collettiva prona a un comportamento gregario, e dall’altro ai software di gestione del portafoglio utilizzati dalle grandi società di trading.
Altri ribassi di rilievo avvenuti di lunedì sono quelli del 17 settembre 2001, peraltro dopo una prolungata chiusura a seguito dell’attentato alle torri gemelle dell’11 settembre e giustificato dalla circostanza, e quello del 29 settembre 2008, con un calo del 7% in un contesto di crisi economica ormai conclamata, dopo due settimane il falimento della Lehman Brothers.