Organizzazione della cooperazione economica del Mar Nero
L’Organizzazione della cooperazione economica del Mar Nero (Bsec) è un’organizzazione regionale sviluppatasi e consolidatasi durante gli anni Novanta. La fine della Guerra fredda e la frammentazione e dissoluzione dell’Unione Sovietica sembrarono infatti liberare nuovi spazi di cooperazione tra paesi un tempo avversari, offrendo la possibilità di avviare un dialogo multilaterale laddove passavano le linee di divisione del conflitto bipolare. L’adozione della Dichiarazione di Istanbul, nel 1992, riconosceva lo scopo dell’organizzazione nella necessità di ampliare e diversificare la cooperazione economica bilaterale e multilaterale tra i paesi firmatari. Nella scelta dei paesi partecipanti fu naturale individuare il centro di gravità della Bsec nel Mar Nero e nei paesi che vi si affacciano, ma la membership dell’Organizzazione non venne limitata ai paesi rivieraschi, procedendo piuttosto per ‘blocchi’ regionali: ad oggi sono infatti membri della Bsec tutti i paesi del Caucaso, così come alcuni stati dell’Europa orientale e balcanica che non si affacciano sul Mar Nero (Albania, Serbia, Grecia e Moldavia).
Alla Dichiarazione di Istanbul fece seguito nel 1994 l’inaugurazione di un Segretariato permanente e infine, con la fine del processo di ratifica della Dichiarazione (1999), la Bsec raggiunse la piena personalità giuridica internazionale. La presenza all’interno della Bsec di tre paesi membri dell’Unione Europea (Grecia, Romania e Bulgaria) ha permesso all’organizzazione di approfondire la cooperazione con il blocco politico-economico europeo, soprattutto in conseguenza del tentativo di Bruxelles di darsi una linea politica coerente verso il proprio vicinato orientale.
Secondo lo statuto, la Bsec promuove il miglioramento dell’ambiente economico all’interno e tra i paesi membri, incoraggiando parallelamente le iniziative individuali e collettive delle imprese direttamente coinvolte nel processo di cooperazione economica tra i paesi membri.
Nonostante la scarsa efficacia dell’organizzazione, le potenzialità della Bsec risultano evidenti dalla considerazione che essa rappresenta un blocco commerciale da 300 miliardi di dollari di scambi l’anno, e copre la seconda regione al mondo, dopo il Golfo Persico, per produzione di petrolio e gas. In ragione dei nuovi progetti infrastrutturali realizzati o in corso di realizzazione, il Mar Nero e le regioni limitrofe potrebbero inoltre divenire uno dei più importanti corridoi di transito di energia verso l’Europa occidentale. Malgrado tutto ciò, nella pratica, gli interessi dei diversi paesi membri dell’organizzazione si sono spesso rivelati divergenti, tanto sotto il profilo politico quanto sotto quello economico.
Il Segretariato, istituito nel 1994, è l’organo permanente che garantisce la continuità istituzionale dell’Organizzazione. Il Consiglio dei ministri degli affari esteri è invece il principale organo deliberativo della Bsec e si riunisce a cadenza almeno semestrale. La presidenza del Consiglio ruota tra i paesi membri, anch’essa ogni sei mesi. Un summit composto dai capi di stato e di governo dei paesi membri si riunisce in maniera non periodica, con competenze che possono surrogare le decisioni del Consiglio. Accanto al Consiglio, un’Assemblea interparlamentare istituita nel 1993, composta da 76 rappresentanti eletti dai parlamenti nazionali e che oggi ha sede in Turchia, ha compiti consultivi.
Il Consiglio dei ministri può costituire organi sussidiari cui affidare competenze specifiche; tra questi, merita menzione l’istituzione nel 1997 della Banca per il commercio e lo sviluppo del Mar Nero. L’istituto di credito dispone oggi di un capitale di 1,3 miliardi di dollari, che amministra finanziando progetti di investimento in infrastrutture, trasporti e telecomunicazione.
Oltre a tutto ciò, infine, il Consiglio ha istituito alcuni centri di ricerca affiliati alla Bsec, con il compito di studiare specifici ambiti di cooperazione in accordo con i principi dell’Organizzazione. I centri sono generalmente collegati a organi ausiliari, cui rispondono in materia di bilancio e di indirizzo di ricerca. Tra questi, spicca il Centro internazionale per gli studi sul Mar Nero, con sede ad Atene.
Albania, Armenia, Azerbaigian, Bulgaria, Georgia, Grecia, Moldavia, Romania, Russia, Serbia, Turchia, Ucraina.