BLOEMFONTEIN (A. T., 118-119)
Capitale dello stato libero d'Orange (Unione Sudafricana), a 29° 8′ S. e 26° 3′ E., 1377 m. s. m. È situata a 930 km. NE. dalla Città del Capo, 425 km. S-SO. di Pretoria, sul Bloemspruit, piccolo tributario del Modder, affluente del Vaal (Bacino dell'Orange) in una larga conca priva d'alberi, circondata da colline e rilievi tabulari. La città è d'origine recente, le prime costruzioni risalendo appena al 1852; ha vie regolari e ampie piazze. Il clima è molto salubre, tanto che la località è noto luogo di cura per malattie polmonari. La media annua della temperatura è di 16°,1, quella del mese più caldo di 22°,5 (gennaio), quella del mese più freddo di 8°,3 (giugno); le precipitazioni annue si aggirano sui 570 mm., con grande prevalenza per i mesi estivi durante i quali cade il 77% delle piogge. Un acquedotto porta a Bloemfontein acqua dalle sorgenti di Mazelspoort. Gli abitanti della città, che erano 5820 nel 1892 (3115 bianchi e 2705 neri) sono rapidamente aumentati dopo l'apertura della linea ferroviaria di Pretoria (costruita negli anni 1890-92); nel 1911 erano già 27 mila, 39 mila nel 1921 e 46.195 nel 1926, di cui 22.695 bianchi e 23.500 di razze di colore. Questi ultimi, in prevalenza Basuto e Beciuana, abitano nel sobborgo meridionale di Wray Hook. Nella città la costruzione più notevole è il palazzo del parlamento, in stile gotico; esso serve anche come sede del presidente dello stato e del Consiglio di stato. Bloemfontein è anche sede della Corte d'appello dell'Unione Sudafricana. Oltre ad altri eleganti edifici pubblici vi sono due monumenti, uno al comandante Wepener che condusse la campagna contr0 i Basuto (1865-68), l'altro al presidente Brand.
I dintorni di Bloemfontein costituiscono un distretto abbastanza importante soprattutto per l'allevamento ovino e la città è mercato notevole per il commercio della lana.
Da Bloemfontein prende nome l'atto col quale nel 1854 l'Inghilterra riconobbe l'indipendenza dell'Orange.