PALLADIO, Blosio
Umanista, il cui vero nome era Biagio Pallai. Nato a Colleveteri (Sabina), visse molto a Roma; fu segretario di Clemente VII e di Paolo III che (1540) lo nominò vescovo di Foligno. Tornato nel 1547 a Roma, vi morì il 13 agosto 1550.
Elegante prosatore e verseggiatore latino, descrisse in un poemetto le bellezze della villa suburbana di Agostino Chigi (Roma 1512) e compose altre poesie. Col titolo di Coryciana raccolse e stampò (Roma 1524) una scelta delle molte poesie latine che i poeti che vivevano allora a Roma avevano a gara composto in onore di Hans Goritz, un mecenate tedesco che accoglieva nei suoi giardini e alla sua mensa i letterati romani.
Bibl.: A. Luzio e R. Renier, Colt. e relaz. lett. d'Isabella d'Este, in Giorn. stor. d. letter. ital., XXXIX, p. 229; A. Ferraioli, Due lettere inedite di F. Berni, in Giorn. stor., cit., XLV, p. 67; A. Colocci, A. Colocci e H. Goritz, Fabriano 1922, pp. 7 e 9. Sulla Coryciana, L. Geiger, Der älteste röm. Musenalmanach, in Vierteljahrschrift f. Kultur u. Liter. der Renaissance, I (1886), p. 145 segg.