METILENE, BLU DI
È una sostanza colorante basica, della classe delle tiazine, introdotta in medicina basandosi sul suo potere colorante selettivo e inducendo da questo anche una speciale azione selettiva. Ma i successi sono stati assai limitati. Come analgesico il blu di metilene fu proposto nelle nevralgie, nevriti e sciatica; come antipiretico nella congiuntivite e nelle malattie della pelle e infine fu usato per determinare l'andamento della funzione renale.
Nella disinfezione delle vie urinarie, alla dose di gr. 0,4-0,6, nelle cistiti e uretriti s'è dimostrato poco efficace perché si trasforma, durante l'eliminazione, in un leucoderivato incoloro e inattivo. La sua tossicità è lieve (nel cane circa un grammo per chilo); iniettato ipodermicamente dà anestesia, ma può provocare ascessi per la sua azione locale; aumenta la frequenza del cuore, lasciando quasi inalterata la pressione; infine, per una speciale azione sul ricambio, può provocare nel cane una vera febbre. Viene eliminato con le urine, con le feci e in tracce anche con la saliva e col sudore. Ha acquistato importanza, insieme con molte altre sostanze coloranti, per la sua azione chemoterapica. Così fu proposto nella cura della malaria e della tripanosomiasi. Si ammette una sua localizzazione nell'apparato di difesa formato dal sistema reticolo-endoteliale.