Hoskins, Bob
Attore cinematografico e teatrale inglese, nato a Bury St Edmunds (Suffolk) il 26 ottobre 1942. Una delle presenze più intense e rappresentative del nuovo cinema britannico: con il suo fisico tarchiato, il ruvido accento cockney e l'esplosiva carica temperamentale appare perfettamente a proprio agio nel ruolo del working-class hero. Nel 1986 ha ottenuto il premio come migliore attore al Festival di Cannes per Mona Lisa diretto da Neil Jordan.
Dopo aver svolto per un decennio lavori tanto saltuari quanto pittoreschi (mangiatore di fuoco, spazzacamino, raccoglitore di frutta in un kibbutz) ha esordito a ventisei anni in teatro, pur senza avere alle spalle alcun tipo di preparazione specifica. Coinvolto in produzioni prestigiose, ha lavorato a Londra per il Royal Court Theatre, per la Royal Shakespeare Company e per il National Theatre. Entrato nel cinema fin dai primi anni Settanta, si è rivelato al pubblico inglese nel ruolo del piccolo gangster di The long good Friday (1979; Venerdì maledetto, noto anche con il titolo Quel lungo venerdì santo) di John Mackenzie, per poi imporsi anche negli Stati Uniti con The Cotton Club (1984; Cotton Club) di Francis Ford Coppola. La consacrazione internazionale, sancita, oltre che dal premio a Cannes nel 1986, da una nomination all'Oscar, è arrivata con la commovente interpretazione dell'autista-guardia del corpo in Mona Lisa. Preoccupato di cadere nello stereotipo del piccolo malavitoso di umili origini, ha cercato ruoli in grado di esaltare la sua versatilità: dall'emigrante irlandese di The lonely passion of Judith Hearne (1987; La segreta passione di Judith Hearne) di Jack Clayton, al prete di A prayer for the dying (1987; Una preghiera per morire) di Mike Hodges, al poliziotto con il cuore di un avvocato nero in Heart condition (1990; Un fantasma per amico) di James D. Parriot. Nel 1988 si era misurato con la regia in The raggedy rawney (La via maestra); allo stesso anno risale la sua interpretazione più nota, quella del detective Eddie Valiant in Who framed Roger Rabbit (Chi ha incastrato Roger Rabbit) di Robert Zemeckis, film che ha ottenuto un grande successo internazionale, e si è fatto notare in alcuni ruoli secondari come in Mermaids (1990; Sirene) di Richard Benjamin. Più che in altre grandi produzioni hollywoodiane come Hook (1991; Hook ‒ Capitan Uncino) di Steven Spielberg e Super Mario bros. (1993) di Rocky Morton e Annabel Jankel, H. è tornato a imporsi all'attenzione del pubblico e della critica con il magistrale ritratto del grassoccio e timido serial killer di Felicia's journey (1999; Il viaggio di Felicia) di Atom Egoyan. Ha quindi interpretato Enemy at the gates (2001; Il nemico alle porte) di Jean-Jacques Annaud e Maid in Manhattan (2002; Un amore a cinque stelle) diretto da Wayne Wang.
C. Hitchens, Tough guys do dance, in "American film", September 1987; K. Moline, Bob Hoskins: an unlikely hero, London 1988.