Marley, Bob (propr. Robert Nesta)
Cantante, chitarrista e compositore giamaicano, nato a Rhoden Hall (distretto di Saint Ann) il 6 febbraio 1945 e morto a Miami l'11 maggio 1981. Figlio di un ex ufficiale inglese e di una giamaicana di colore, trascorse i primi anni nei ghetti di Kingston, entrando in contatto con le variegate e articolate radici musicali giamaicane, con il gospel, del quale sua madre era interprete, e con la musica nordamericana. Nel 1964 fondò il complesso dei Wailers, di cui facevano parte anche P. Tosh (propr. Winston Hubert McIntosh, 1944-1987) e B. Livingston (propr. Neville O'Reilly Livingston, n. 1947), che si dedicarono in seguito a una carriera solistica; il gruppo, pur mutando più volte organico, accompagnò M. lungo tutta la sua vicenda artistica. Nel 1971 fondò l'etichetta discografica Tuff Gong, gestita dalla moglie Rita dopo la morte del musicista. Nel 1976 subì un attentato alla vigilia di un concerto elettorale.
M. fu uno degli esponenti di maggior rilievo della musica reggae, sviluppatasi nel crogiolo musicale caribico dalle radici del mento, del rythm and blues, del rock steady e infine dello ska, e contribuì in modo determinante a inserire a pieno titolo e con grande successo il reggae nel più ampio corso della musica rock e pop internazionale. La personale affermazione artistica di M. appare dunque inscindibile dal messaggio ideale e religioso del quale il reggae si fece portatore, pur accolto con significati diversi nelle varie parti del mondo: veicolo di generiche istanze libertarie per molto del pubblico giovanile, profezia di riscatto e strumento di affermazione in Africa e per altre minoranze discriminate come quella degli aborigeni australiani. La diffusione del reggae, nella quale ebbero un ruolo importante anche le migrazioni delle popolazioni giamaicane, soprattutto verso la Gran Bretagna, coincise con una viva ripresa del rastafarismo, sistema religioso sincretistico giamaicano, promosso tra gli altri dal predicatore Marcus Garvey, che negli anni Venti e Trenta profetizzava un esodo di tutti i neri del mondo verso l'Africa e in particolare verso l'Etiopia di Hailé Selassié (il ras Tafari), identificata con la terra promessa in virtù della lunga resistenza alla colonizzazione occidentale. Questo riferimento si mutò nella musica di M. in un richiamo più universale e in parte più vago al misticismo, all'unità, al riscatto degli ultimi, alla liberazione del corpo e della mente anche attraverso il ricorso alla ganja, una variante giamaicana di marijuana; nella vasta diffusione internazionale dell'immagine personale di M., anche la caratteristica acconciatura a boccoli (detti dreadlocks) diventò famosa al di là dell'originale precetto religioso e rituale rastafariano.
Le prime importanti affermazioni di M. risalgono alla metà degli anni Settanta, anche se la notevole influenza sua e del suo gruppo sulla scena musicale internazionale non è riconducibile a clamorosi successi commerciali; occorre semmai ricordare alcuni grandi eventi pubblici, come il concerto del 1975 a Londra, il concerto in memoria della visita in Giamaica di Hailé Selassié (1978, chiamato One love dal titolo della canzone che fece da sfondo alla rappacificazione sul palco dei due principali leader politici dell'isola, in lotta per il potere), il concerto per l'indipendenza dello Zimbabwe (1980), seguiti tra l'altro da un concerto a Milano davanti a ottantamila persone (1980). L'eredità musicale di M. è stata raccolta, tra gli altri, da Peter Tosh e Bunny Livingston (poi noto anche come Bunny Wailer), nonché dal figlio Ziggy (n. 1968).
Della sua produzione, dopo i primi successi con Simmer down e Love and affection, ricordiamo gli album Catch a fire (1972), Burnin' (1973), Natty dread (1975, comprendente No woman, no cry, uno dei maggiori successi di M.), Rastaman vibration (1976), Exodus (1977), Kaya island (1978), Babylon by bus (1978), Survival (1979), Uprising (1980).