ABATI, Bocca
Figlio di Schiatta, partecipò con i Fiorentini alla battaglia di Montaperti (1260), pur essendo segretamente d' accordo con i ghibellini, con altri Abati e coi Della Pressa. Nel momento culminante della battaglia spinse il cavallo addosso a Iacopo de' Pazzi, portabandiera dei guelfi, e gli troncò la mano facendo cadere a terra l'insegna. La cavalleria fiorentina, già scoraggiata per l'andamento della battaglia, si diede alla fuga, credendo perduto il vessillo, e trascinò dietro di sé tutti gli altri. Il tradimento meritò all'A. il disprezzo di Dante (Inf., XXXII, vv. 73-111), che lo colloca nell'Antenora fra i traditori della patria. Nel 1268 fu compreso tra i ghibellini del Sesto di Porta S. Pietro condannati al confino; nel 1280 è ricordato fra i mallevadori di quella fazione intervenuti alla stipulazione della pace promossa dal cardinale Latino. Era cavaliere a Spron d'Oro, come conveniva alla antica nobiltà della sua casa.
Fonti e Bibl.: G.Villani, Cronica, Trieste 1857, p. 103; Cronaca fiorentina di Marchionne di Coppo Stefani, in Rer. Italic. Script., 2 ediz., XXX, 1, a cura di N. Rodolico, p. 47; L. Bruni, Historiae Florentini populi, ibid., 2 ediz. XIX, 3, a cura di E. Santini, p. 39; R. Davidsohn, Geschichte von Florenz, II, 1, Berlin 1908, p. 501; Id., Forschungen...,IV, Berlin 1908, p. 159.