Boezio di Dacia
Filosofo (sec. 13°). Maestro delle arti a Parigi, fu uno dei rappresentanti dell’averroismo latino, condannato con Sigieri di Brabante nel 1277. Nel De aeternitate mundi delinea con chiarezza la posizione averroistica accentuando la divergenza tra la «verità» della filosofia naturale aristotelica (coerenza delle conseguenze con i principi) e la «verità» della fede cristiana. Nel De summo bono svolge la prospettiva rigorosamente intellettualistica dell’etica aristotelica. I Modi significandi costituiscono un importante trattato di logica e di grammatica speculativa. Commentò alcuni trattati aristotelici – De interpretatione, Analitici, Topici –, riprendendo anche il problema della Sophismata logicalia.