BOLÍVAR (A. T., 153-154)
Il più grande degli stati del Venezuela (238.000 kmq.), ma il meno popolato (98.300 ab. nel 1926, cioè 0,4 per kmq.). Confina a nord col territorio di Delta-Amacuro e con gli stati di Anzoátegui e Guárico, a ovest con quello di Apure e con la Colombia, a sud col territorio di Amazonas e col Brasile, a est con la Guiana Britannica. Il territorio dello stato di Bolívar, ancora poco conosciuto, si stende all'ingrosso tra l'Orinoco e la Sierra Pacaraima, e comprende una porzione notevole dell'Altipiano della Guiana, costituito inferiormente di scisti cristallini e di rocce eruttive antiche, e superiormente di arenarie di età ancora incerta, percorso da notevoli affluenti dell'Orinoco (Yuruari, Caroní, Caura) e sul quale si elevano varie sierre con cime superiori ai 1800 m. Il clima è tropicale, molto caldo nelle parti basse, un po' più mite nelle parti elevate, con una stagione piovosa che va da aprile ad agosto. La vegetazione è costituita da foreste e da savanne. La scarsissima popolazione, nelle parti meridionali, più interne, è formata da Indiani puri, Caribi.
Lo stato di Bolívar è ancora pochissimo sviluppato dal punto di vista economico: si sfruttano i prodotti delle foreste (caucciù, balata, noci di tonca) e si estrae l'oro dalle miniere di El Callao, sullo Yuruari. Centro della vita economica è Ciudad Bolívar (v.), la capitale, con porto discretamente attivo sull'Orinoco.