BOLLANI
Al momento della serrata del Maggior Consiglio (1297) un ramo di questa famiglia veneziana fu regolarmente ascritto tra i membri di esso; l'altro invece ne fu escluso, e fu riammesso nel 1381 all'epoca della guerra di Chioggia, con Tommaso e Nicolò, per il contributo, offerto alla patria in pericolo, di persone, di milizie e di denaro. Dei membri della famiglia sono degni di menzione Domenico di Candiano, castellano di Belluno nel 1478, ambasciatore a re Mattia d'Ungheria nel 1491, avogador di comune nel 1493, luogotenente del Friuli nel 1498, nel 1506 capitano di Cremona. Marco di Bernardo, consigliere nel 1488, nel 1491 savio grande, nel 1499 podestà a Padova, nel 1513 procuratore di San Marco. Domenico di Francesco, ambasciatore nel 1546 a Edoardo VI d'Inghilterra, luogotenente del Friuli nel 1555, podestà di Brescia nel 1558. Fatto vescovo di quella città fu uno dei più attivi membri del concilio di Trento e collaboratore di S. Carlo Borromeo. Sono anche da ricordare Luigi, vescovo di Milopotamo in Candia, Domenico di Giacomo, vescovo della Canea e Dionisio, dell'ordine dei predicatori, che fu creato da Sisto V vescovo di Agen, e morì a Padova nel 1613.