BOMA (A. T., 107-108)
Città del Congo Belga, già capitale della colonia prima che la capitale fosse trasferita a Léopoldville. Posta sulla riva destra dell'estuario del gran fiume, a circa 90 km. dalla foce, essa si compone di due parti distinte, la marina e il borgo, tra loro congiunte da ferrovia. Il borgo occupa un'altura che si eleva un centinaio di m. sul livello del fiume, ed è costituito da comode costruzioni coloniali tramezzate da giardini e da palmeti. Alla marina sono i magazzini, gli uffici di navigazione ecc. Prima della creazione dello stato libero, Boma era il punto termine dell'attività commerciale degli Europei nella regione; oggi ne è ancora, dopo Banana, il porto di maggior traffico, dove si arrestano le navi che per la loro pescagione non possono risalire l'estuario sino a Matadi, da dove s'inizia la ferrovia per Léopoldville. Nel 1926 vi approdarono 165 navi di lungo corso (di cui 86 belghe, 39 francesi, 15 tedesche ecc.) per un tonnellaggio complessivo di circa 550.000 tonnellate. Da Boma parte un tronco ferroviario di un centinaio di km. che la congiunge a Tshela presso il confine del Congo portoghese e di quello francese. Nelle isolette fluviali adiacenti a Boma vi sono le tombe degli antichi re del Congo e quelle dei caduti nella spedizione Tuckey (1816). Boma è capoluogo di un distretto della Provincia del Basso Congo che ha un'area di 84.700 kmq. e una popolazione di 2068 Bianchi (di cui 1297 Belgi).