Bonacci Brunamonti, Maria Alinda
Poetessa (Perugia 1841 - ivi 1903). Iniziò giovanissima a comporre versi, per lo più d’argomento religioso (Canti, 1856), ma anche idilli ed elegie che ricalcano superficialmente movenze leopardiane e tassesche. Scoppiata la seconda guerra d’indipendenza scrisse canti per le battaglie di Magenta e Solferino, e non esitò a bollare con versi roventi la reazione papalina che infuriò su Perugia (Canti nazionali, 1860). Nel 1860, in occasione del plebiscito per l’annessione delle Marche alla monarchia sabauda, fu ammessa al voto, unica donna, per speciale concessione del seggio di Recanati, città dove la Bonacci risiedeva dal 1854. Nel 1868, tornata a Perugia, sposò Pietro Brunamonti. Ad allargare e modernizzare il suo orizzonte culturale contribuì l’amicizia di molti letterati italiani tra cui Terenzio Mamiani, Niccolò Tommaseo, Francesco De Sanctis e Giacomo Zanella. Nel 1897, la Bonacci fu colta da trombosi cerebrale. Visse ancora qualche anno, ma non poté più scrivere.