bonaccia
. In Pg XIII 123 come fé 'l merlo per poca bonaccia. Il vocabolo, che deriva dal latino medievale bonacia (rifatto su malacia, che a sua volta è pura trascrizione del greco . μαλαχία ), indica un " periodo di bel tempo ", caratterizzato principalmente da mancanza di vento e di intemperie; da qui infatti si passa al senso di ‛ bonaccia ' comune in marineria. E la b., come si vede dal passo dantesco, può avvenire anche d'inverno. Il " breve periodo di sole ", intervenuto nel bel mezzo dell'inverno, illuse lo sciocco merlo della favola popolare (cfr. Sacchetti Il trecentonovelle, a c. di V. Pernicone, Firenze 1946, novella CXLIX) che la cattiva stagione fosse passata. E nota il Tommaseo: " chiamansi giorni della merla i tre ultimi di gennaio, che sono molto freddi... per punire il merlo ".