BONACCIOLI, Girolamo, detto il Gabrielletto (Cabriletto)
Figlio di Gabriele, è possibile ricostruire le vicende della sua vita dai documenti ferraresi: compare per la prima volta nel 1533 in pagamenti (Cittadella, 1864, pp. 396, 584) per pitture nel lazzaretto e in un magazzino di munizioni del Comune. Nel 1537 (ibid., p. 245) era impegnato in decorazioni per feste; il 22 apr. 1543 veniva incaricato, con altri artisti, delle decorazioni in onore dell'entrata in Ferrara di Paolo III (ibid., p. 584; Baruffaldi, II, p. 564). Nel 1555 lavorò con G. Vighi alla decorazione con affreschi (oggi distrutti) della loggetta davanti alla "camera della pazienza" nel castello ducale (Cittadella, 1868, p. 148). Si occupò ancora di apparati per festeggiamenti nel 1559 in onore di Alfonso II (Baruffaldi, II, pp. 564 s.; Cittadella, 1864, p. 585) e l'anno dopo (ibid., p. 220) per l'entrata a Ferrara di Lucrezia de' Medici. Ultima notizia documentaria è data dal suo testamento (Baruffaldi, II, p. 565) del 16 giugno 1567 dal quale appare che dalla moglie Taddea aveva avuto cinque figlie e che alla figlia Margherita lasciava la casa da lui acquistata da Camillo Filippi (attuale casa Chiappini in via Madama, che conserva affreschi certamente della seconda metà del XVI secolo, ma di non facile lettura per il cattivo stato di conservazione).
L'unica opera sicura del B. è il Ritratto di guerriero, firmato "Hier.mo Bonaciolo alias Gabriletto" (al restauro la firma risultò autografa; dato che il ritratto era sino al 1935 circa delle famiglia Zacchei-Travaglini di Spoleto, è probabile che rappresenti Valerio Corvino Zacchei che era in relazione con Ferrara), già in collez. privata a Roma. Partendo da esso il Longhi ha ricosruito la personalità pittorica di questo ferrarese "fra la Venezia di Giorgione e Tiziano giovane da un lato, la Roma raffaellesca dall'altro", attribuendogli due ritratti virili già a New York, racc. Harding, uno dei quali, datato 1519, è oggi (n. 42, 12) all'Institute of Fine Arts di Detroit, e altri ritratti dei quali è ignota l'attuale ubicazione.
Fonti e Bibl.: G. Baruffaldi, Vite de' pittori... ferraresi..., II, Ferrara 1846, pp. 538, 564 s.; L. N. Cittadella, Notizie relative a Ferrara..., Ferrara 1864, v. Indice; Id., Notizie amministrative, storiche, artistiche relative a Ferrara..., II, Ferrara 1868, p. 148; G. Gruyer, L'art ferrarais à l'époque des Princes d'Este, Paris 1897, I, pp. 205, 409; II, p. 260; R. Longhi, Officina ferrarese 1934... 1940 e... 1940-45, Firenze 1956, pp. 190 s.; U. Thieme-F. Becker, Künstler-Lexikon, IV, p. 266.