Bonaparte
Famiglia corsa di origine italiana. Il nome, in precedenza Buonaparte, fu modificato da Napoleone, che nel 1796 iniziò a sottoscriversi Bonaparte. Il capostipite (prima metà del 13° sec.) si fa risalire a un notaio di Sarzana, che appartenne a una famiglia dotata, pare, di particolari privilegi civici (burgenses superiores) e proveniente da Luni. Dei suoi cinque figli, Guido diede origine a un ramo detto di S. Miniato al Tedesco (estintosi alla fine del sec. 18º), Giovanni continuò il ramo Sarzana, che nel 1512 si trasferì in Corsica, ad Ajaccio. Da questo ramo discese Carlo Maria (1746-1785), padre dell’imperatore Napoleone I. Questi, collaboratore di P. Paoli per la causa dell’indipendenza corsa, dopo la rotta di Pontenuovo (1769) si sottomise al governo francese, ottenendo uffici e favori. Sposò nel 1764 Maria Letizia Ramolino (1750-1836). Rimasta vedova, M. Letizia sopperì ai bisogni della famiglia; ostile a P. Paoli, nel 1793 dovette abbandonare con la famiglia la Corsica per Tolone, successivamente a Marsiglia. Di vita semplice anche durante i trionfi del figlio, nel 1814 si recò a Roma e, dopo la parentesi dei Cento giorni, vi fece ritorno stabilendovisi, abitando nel palazzo B. (od. piazza Venezia). Dei 13 figli avuti ne sopravvissero 8: oltre a Napoleone, Giuseppe, re di Napoli e poi re di Spagna, 1768-1844; Luciano, principe di Canino, 1775-1840; Elisa, principessa di Lucca, 1777-1820; Luigi, re d’Olanda, 1778-1846; Paolina, duchessa di Guastalla, sposa prima del gen. C.E. Leclerc e poi del principe C. Borghese, 1780-1825; Carolina, sposa di G. Murat, regina di Napoli, 1782-1839; Girolamo, re di Vestfalia, 1784-1860. Della famiglia sopravvisse un solo ramo, discendente da Girolamo rappresentato dal principe Napoleone Luigi Girolamo (1914-1997).