Famiglia bolognese, forse oriunda dell'Umbria; si elevò dal medio ceto, cui apparteneva, quando Cristoforo (1470-1546) sposò la nobile Angela Marescalchi. Nel 1572 Ugo divenne papa col nome di Gregorio XIII. Da allora numerosi suoi membri ebbero la porpora o cariche importanti nella Chiesa: Filippo (1548-1586), cardinale, Giacomo; Cristoforo (1537-1603), arcivescovo di Ravenna; Francesco (1596-1644), cardinale e arcivescovo di Napoli; Girolamo (1622-1684), cardinale e arcivescovo di Bologna; Giacomo (1652-1731), anch'egli cardinale e arcivescovo di Bologna; Ignazio, cardinale e segretario di stato. I B. col matrimonio di Gregorio (1642-1707), duca di Sora, con Ippolita, ultima dei Ludovisi, ottennero nel 1682 i principati di Piombino e di Venosa. I discendenti aggiunsero al cognome B. quello Ludovisi. Filospagnoli, in esilio a Roma durante la dominazione austriaca nel Napoletano (1707-34), riebbero Piombino all'avvento di Carlo di Borbone sul trono delle Due Sicilie; lo perdettero nel periodo rivoluzionario, per cederlo infine, auspice il congresso di Vienna, al granduca di Toscana. Da allora mantennero un posto notevole tra l'aristocrazia romana per l'attiva partecipazione alla vita degli studî, della Chiesa, dello Stato italiano: si ricordano Ugo B.-Ludovisi (1856-1935), vicecamerlengo della Chiesa, e il figlio Francesco B.-Ludovisi (1886-1955), senatore del Regno e primo "governatore" di Roma nel 1928. Nel sec. 18º, sposando Pietro Gregorio B. Maria Francesca ultima degli Ottoboni, si era aggiunto al cognome B. anche quello degli Ottoboni.