BOCCABADATI, Bonifacio (Bonifacio da Modena)
Nato a Modena, è ricordato dalle fonti per la prima volta 18 nov. 1326, quando compare in un documento padovano con il titolo di professore.
L'atto, che è riportato dal Gloria (1884, n. 656, pp. 88 s.), è di una certa importanza in quanto precisa lo Studio presso il quale il B. insegnò. Al riguardo, infatti, il Ballarini, il Vedriani e l'Ughelli avevano supposto che la sua attività di docente fosse stata svolta a Como, città dove divenne vescovo nel 1340 (e quindi non in una università), senza, peraltro, basarsi su alcuna valida fonte. Contro tale idea si erano espressi prima il Tatti e poi il Tiraboschi (Biblioteca modenese, p. 216), i quali non riuscivano, però, a spiegare il titolo di iuris utriusque professor attribuito al B. dall'iscrizione apposta al suo sepolcro. L'insegnamento padovano è, d'altro canto, confermato dal documento del 20 maggio 1350 (Gloria, 1888, I, p. 307; II, p. 31): in quella data il B., iuris utriusque professor, istituiva una cappellania col titolo di S. Caterina nella chiesa di S. Andrea di Padova e conferiva il diritto di eleggerne il titolare ai rettori e agli scolari di legge di quella università. È, da ritenere che in quell'anno terminasse il suo insegnamento.
Canonico vicentino, il B. fu vicario del vescovo di Padova nel 1332 e nel 1333. Il 10 maggio 1336 era eletto da Benedetto XII vescovo di Modena (erroneamente l'Ughelli, II, col. 129, pone l'elezione al 10 maggio 1337) e l'anno dopo riceveva la consacrazione.
I biografi del B. sono tutti concordi nell'affermare che egli fu spesso assente dalla sua sede, a partire almeno dal 1337; dalle lettere inviategli dal pontefice sembra potersi cogliere una sua presenza continua a Modena soltanto nella primavera del 1340, quando Benedetto XII lo incaricò di perseguire alcuni nobili accusati del rapimento del genovese Nicolino Fieschi e del di lui figlio Gabriele.
Il 6 nov. 1340 il B. veniva trasferito a Como. Appena giunto nella nuova sede cercò di ottenere dal papa l'assoluzione dalla scomunica comminata alla città per l'adesione al partito di Lodovico il Bavaro. La sua azione ebbe successo: con lettera del 16 maggio 1341 Benedetto XII concedeva il perdono a Como, che aveva accettato tutte le condizioni da lui poste (Lettres communes, II, n. 9169, p. 397).
II giudizio degli storici sul vescovato del B. a Como è sempre positivo. Di lui si ricordano, tra le altre opere, le costruzioni della chiesa di S. Pietro nella terra di Castello o Castelletto (detta in seguito Castel San Pietro), della chiesa di S. Geminiano a Lugano e dell'ospedale di S. Girolamo a Como per i poveri e i pellegrini. Convocò, in data imprecisata, un sinodo in cui dettò norme per la moralizzazione del clero.
Morì a Como nel 1351 o 1352.
Fonti e Bibl.: A. Gloria, Mon. dell'univ. di Padova (1222-1318), Venezia 1884, n. 656, pp. 99 s.; Id., Mon. della univ. di Padova (1318-1405), Padova 1888, I, pp. 306 s.; II, pp. 17, 18, 31; Benoît XII (1334-1342). Lettres communes, a cura di J.-M. Vidal, I, Paris 1903, n. 2522, p. 225; n. 2631, p. 238; n. 4145, p. 387; II, ibid. 1906, n. 5477, pp. 27 s.; n. 6790, p. 157; n. 7452, p. 210; n. 7676, p. 238; n. 8236, p. 295; n. 8293, p. 302 e pp. 427 e 433; G. Sillingardo, Catal. omnium episcop. Mutinensium, Mutinae 1603, pp. 130 s.; F. Ballarini, Comp. delle croniche della città di Como, Como 1619, pp. 130 s.; L. Vedriani, Catal. dei vescovi modonesi, Modona 1669, pp. 73-75; F. Ughelli-N. Coleti, Italia sacra, II, Venetiis 1717, col. 129; V, ibid. 1720, coll. 308 s.; P. L. Tatti, Ann. sacri della città di Como, Milano 1734, pp. 82 s., 84 s., 87, 88, 91, 94, 98 s.; G. Tiraboschi, Biblioteca modenese, III, Modena 1783, pp. 216 s.; Id., Storia dell'augusta badia di S. Silvestro di Nonantola..., I, Modena 1784, p. 48; Id., Mem. stor. modenesi, IV, Modena 1794, p. 70; C. Cantù, Storia della città e della diocesi di Como..., I, Como 1829, pp. 509 s.; G. Cappelletti, Le Chiese d'Italia, XI, Venezia 1856, p. 386; XV, ibid. 1859, p. 283; C. Eubel, Hierarchia catholica…, II, Monasterii 1913, pp. 217, 353; G. Turazza, La successione dei vescovi di Como..., Como 1930, pp. 125-127; G. Pistoni, Sull'elezione e sull'ingresso di alcuni vescovi modenesi, in Bibl. della Deputaz. di storia patria per le antiche prov. mod., XV (1957), p. 13; S. Matalon, in Affreschi lombardi del Trecento, Milano 1963, p. 368; P. B. Gams, Series episcoporum, pp. 758, 787; Dictionnaire d'Hist. et de Géogr. Ecclés., IX, col. 948.