BONIFACIO I papa, san
Alla morte di Zosimo (27 dicembre 418), l'arcidiacono Eulalio pensava a procurarsi la sede papale. Non ancora finita la cerimonia funebre di Zosimo, egli se ne tornò al Laterano coi diaconi suoi colleghi e con qualche prete; là i suoi partigiani si barricarono, proclamandolo pontefice. Gli altri preti, circa settanta, con parte del popolo si radunarono il giorno dopo nella basilica di Teodora ed elessero appunto il prete Bonifacio, romano di nascita, ch'era stato uomo di fiducia di Innocenzo I e che fu consacrato il 29 dicembre nella chiesa di S. Marcello, mentre Eulalio veniva consacrato al Laterano. Il prefetto di Roma, Simmaco, stette per Eulalio e scrisse a Ravenna in suo favore; però anche gli aderenti di Bonifacio si fecero sentire alla corte ed il governo convocò le due parti a Ravenna. Fu deciso che un concilio si tenesse nel giugno a Spoleto, obbligando i due rivali a stare intanto lontani da Roma. Ma Eulalio volle entrare a Roma per le feste di Pasqua ed usò la violenza contro Achilleo, vescovo di Spoleto, che doveva quell'anno celebrare le sacre funzioni. Eulalio fu allora allontanato da Roma con la forza pubblica; e Bonifacio fu dalla corte riconosciuto legittimo papa e come tale accettato dal popolo. Così terminò lo scisma. B. attese con zelo all'organizzazione gerarchica della Chiesa, in Gallia imponendo ai vescovi il rispetto dell'autorità metropolitana, in Africa intervenendo per terminare le difficoltà suscitate dal suo predecessore a proposito di appelli portati al suo giudizio. S. Agostino nel 420 gli dedicò il suo trattato Contra duas epistolas Pelagianorum. Nel 419 Bonifacio confermò a Rufo, vescovo di Tessalonica, l'ufficio di vicario papale per l'Illirico orientale, che i suoi predecessori avevano tenuto sino dal tempo di papa Damaso; e poiché, in occasione di un contrasto provocato dalla nomina del vescovo di Corinto, Teodosio II aveva stabilito che l'Illirico orientale dovesse dipendere dal vescovo di Costantinopoli, Bonifacio rivendicò il diritto della sua sede ed ottenne che la legge di Teodosio del 421 fosse cassata. Bonifacio morì il 4 settembre 422, dopo un papato di tre anni ed otto mesi, e fu sepolto sulla via Salaria presso il corpo di S. Felicita. È onorato come santo il 25 ottobre.
Bibl.: Baronio, Annales Eccl. ad ann. 418 e 419; Duchesne, Storia della Chiesa antica, III, p. 140; Lib. Pontif., CCLXI, p. 227; P. Batiffol, Le siège Apostolique (357-451), Parigi 1924, p. 252 segg.