BONN 1614, Pittore di
Ceramografo greco, attico, della tecnica a figure rosse, di stile tardo-classico. Così denominato dal cratere a campana 1614 del museo di Bonn. Il suo stile sciatto, indice di un artigianato in decadenza, è stato riconosciuto dal Beazley in quattro crateri a campana (frammenti di al-Mina, ora ad Antiochia; Bonn 1614; Atene 12238 = n. 1143; Atene 12239 = n. 1144) databili fra la fine del V e gli inizi del IV sec. a. C. Questi vasi hanno rappresentazioni di sympòsion, con uomini su klìnai in atteggiamento orgiastico, e scene di palestra, con competizioni di atleti alla presenza di paidotrìbai.
Bibl.: F. Winter, in Arch. Anzeiger, 1917, p. 20, fig. 5 e p. 21; C. V. A., Bonn, i, tav. XXI, 2; J. D. Beazley, in Journ. Hell. Stud., LIX, 1939, p. 26, n. 62 e p. 150; id., Red-fig., p. 849.