Vedi BONN dell'anno: 1959 - 1994
BONN (Bonna)
Originariamente uno dei 50 castella ausiliarî eretti da Druso lungo il Reno, nel 12-9 a. C. Situato sul bordo meridionale del bacino di Colonia, esso divenne sotto Tiberio accampamento permanente della I legio Germanica. Distrutto durante l'insurrezione batava, esso fu ricostruito nel 70 d. C. dalla XXI legio Rapax, come accampamento in muratura e, poco dopo, occupato dalla I legio Minervia, che vi rimase per tutta la durata della dominazione romana. Già nel 1818, a N della parte vecchia (Altstadt) della città di B. furono scoperti avanzi di questo campo, che era costituito da un quadrato di m 525 di lato. Nelle sue adiacenze sono state rinvenute numerose pietre sepolcrali di militari e della popolazione civile delle canabae, che erano sorte davanti all'accampamento, soprattutto verso S, inoltrandosi nel recinto della città medievale. Nel corso del II sec. d. C. si sviluppa, nella contrada dove sorgerà il duomo, il culto della matrona Aufania. Numerosi rilievi votivi, alcuni con la datazione dell'anno riferentesi alla comunità di culto databili fra il 150 e il 250, e che rivelano notevoli caratteri locali nella fattura ed anche la partecipazione di artigiani di Colonia, servirono come materiale di costruzione di una cappella primitiva, eretta sul sepolcro dei tre martiri, Cassio, Florenzio e Maturio. Secondo la leggenda, essa fu costruita per volere di Elena, madre di Costantino, precorrendo il convento e la chiesa, intorno a cui si andò formando la B. medievale.
Bibl.: R. Schulze, in Bonner Jahrbücher, CVI, 1901, p. 91 (città romana); E. Sadée, Das römische Bonn, Bonn 1925; H. Lehner, in Bonner Jahrbücher, CXXXV, 1930, p. i (pietre di Aufania); ibid., 136-7, 1932, p. i (memorie dei martiri).
Provinzialmuseum. - Costruito nel 1889-93, ingrandito nel 1909, contiene una sezione antica con collezioni preistoriche, fra le quali il cranio di Neanderthal, dell'Età del Bronzo e del Ferro, oreficerie celtiche, bronzi, terrecotte, vetri di età romana, terra sigillata, argenti, oreficerie, una testa bronzea di Gordiano III d'arte provinciale, una statuetta argentea di Mercurio, oltre a stele funerarie di soldati romani e altari dedicati alle Matrone, ad Hercules Saxanus, alla Dea Victoria.
Akademisches Kunstmuseum. Contiene una gipsoteca, alcuni originali greci, ceramica attica, monete.