BOOTHIA FELIX (A. T., 125-126)
FELIX Penisola situata lungo le coste settentrionali dell'America del Nord, tra 69° 30′ e 71° 50′ lat. N. e 92°-97° long. O.; appartiene al distretto canadese di Franklin (dei Territorî di Nord-ovest) e ha una superficie di circa 50 mila kmq. Ha coste molto frastagliate, alle quali si può approdare solo durante annate favorevoli, e consta d'un basamento di terreni arcaici su cui si sovrappongono strati cambrico-silurici; l'interno è però occupato da ghiacciai. L'istmo che collega la penisola alla terra retrostante è occupato da una serie di laghi. Il punto più settentrionale, capo Murchison, 71° 50′, costituisce anche l'estremo limite settentrionale del continente americano, che si spinge quindi qualche minuto più a nord di Capo Nord (71°12′). Data l'alta latitudine della penisola è bandita ogni coltura; i pochi eschimesi che vi vivono in modo permanente (il limite dell'ecumene passa proprio per lo Stretto di Bellot che separa la Boothia dall'isola Somerset) traggono le risorse dalla caccia e dalla pesca.
Il nome della penisola deriva da quello di Felice Booth, che offrì i mezzi a Giovanni Ross (nave Victory) per esplorare la regione; egli trovò l'istmo che la congiunge alla terra americana, ne percorse la costa occidentale, e, presso il Capo Adelaide, il 1° giugno 1831 scoprì il polo magnetico boreale a 70° 5′ 17′′nord, 96° 47′ 45 ovest. Altre ricerche fecero la spedizione Franklin e le spedizioni accorse al soccorso di essa.
Col nome di golfo di Boothia si denomina il tratto di mare compreso tra l'isola di Somerset, la penisola di Boothia, la terraferma canadese (Barren Lands), la penisola di Melville e l'estremità settentrionale della Terra di Baffin. Per le isole vicine si veda la voce artiche, regioni.