bordone
. La voce, nel significato di " bastone da pellegrino ", di solito robusto e con manico ricurvo, compare una sola volta nella Commedia, mentre ricorre ben otto volte nel Fiore, dove corrisponde in genere a bourdon del Roman de la Rose. In Pg XXXIII 78 voglio anco, e se non scritto, almen dipinto, / che 'l te ne porti dentro a te per quello / che si reca il bordon di palma cinto, l'espressione b. di palma cinto ' si riferisce al costume dei pellegrini in Terrasanta che nel ritorno cingevano il bastone di una foglia di palma, come testimonianza vittoriosa, e si congiunge quindi alla grande metafora del viaggio ultraterreno visto come pellegrinaggio di purgazione, che sfocerà in Pd XXXI 43 ss.
Nel Fiore il termine è sempre in connessione con allegorici pellegrinaggi: il primo è quello di Costretta Astinenza e Falsembiante, i quali cingono entrambi un simbolico b. (cioè sostegno operativo): CXXIX 9 Ed in mano un bordon di ladorneccio / portava, il qual le donò ser Baratto (" De larrecin ot un bourdon ", Roman de la Rose 12077); CXXX 5 Il su' bordon non fu di secomoro, / ma di gran falsità ben ripulita (" Ot, ausinc com par impotence, / De traïson une potence ", ibid. 12091-92); il secondo è il definitivo itinerario del compimento sessuale, trasposto in simboli sacri, dove il b. è il membro virile: CCXXVIII 6 e 12 e sì v' andai come buon pellegrino, / ch' un bordon noderuto v' apportai / ... Nel mi' bordon non avea ferratura, / ché già mai contra pietre no ll' urtava (" E port o mei, par grant effort, / Escharpe e bourdon reide e fort, / Tel qu'il n' a mestier de ferrer ", ibid. 21353 ss.); e ancora; CCXXIX 2 e 9 (cfr. ibid. 21605); CCXXX 3 e 5 (cfr. ibid. 21640 ss.). In entrambi questi casi il b. è associato all'altro indispensabile complemento dell'equipaggio del pellegrino, la ‛ scarsella ' (v.).