BORGOSESIA (A. T., 20-21)
Comune del Piemonte, in provincia di Vercelli, con una superficie di 16,51 kmq. Il capoluogo sulla sinistra della Sesia in ridente pianura, a 354 m. s. m., con un bel contorno di monti, è il centro più popoloso e industriale della Valsesia, sulla ferrovia Novara-Varallo; dista da Vercelli 52 km. Vi sono grandiose manifatture di lane, cotonifici, cartiere, officine per la lavorazione del ferro battuto. Gli abitanti erano 4126 nel 1881, 5265 nel 1901, 6601 nel 1911, 6181 nel 1921; di essi 3211 abitavano nel capoluogo e 1740 in 13 frazioni. Il Palazzo Comunale ha affreschi del secolo XVIII e balconate in ferro battuto. Nella chiesa dei Ss. Pietro e Paolo, vi sono affreschi del secolo XVII e una tavola con Madonna e Santi (1539), di B. Lanino.
Presso il M. Fenera, bella montagna calcareo-dolomitica in cui esistono alcune grotte, sopra un eminente scoglio sorgeva il castello di Robbiallo, distrutto da Filippo della Torre; in esso si rifugiò per qualche tempo l'eretico fra Dolcino, ricordato da Dante. Si vuole che la chiesa di S. Gaudenzio, presso la frazione Bettola, sia il primo tempio cristiano della Valsesia. Borgosesia ebbe statuti proprî molto presto; i più antichi risalgono al tempo del duca Gian Galeazzo e si conservano nella Biblioteca Trivulziana di Milano.
Sono stati aggregati a Borgosesia i comuni di Agnona, Aranco, Doccio, Foresto Sesia, Quarona e parte di quello di Isolella (complessivamente 9777 abitanti).
Bibl.: Elenco Edifici Monum., III, Roma 1911, p. 18.