PASTERNAK, Boris Leonidovič
Poeta russo, nato a Mosca il 10 febbraio 1890, figlio del pittore Leonid Osipovič. Cominciò la sua attività poetica nel 1914 nel gruppo dei poeti immaginisti, con un volume di liriche Bliznec v tučach ("Un gemello nelle nuvole"), a cui nel 1917 seguì la raccolta Poverch bar′erov ("Al disopra delle barriere"). Pur avendo aderito ideologicamente alla rivoluzione, il P. solo negli anni 1923-24 collaborò alla rivista di estrema sinistra Lef. Un certo avvicinamento alla rivoluzione si può trovare nei due poemi Lejtnant Èmidt ("Il tenente Schmidt") e 1905 god ("L'anno 1905") in cui il pathos va oltre le impressioni e sensazioni personali, che formano il carattere fondamentale della poesia del P., il cui panteismo sotto tanti riguardi ricorda quello di Tjutčev. Una nuova raccolta di versi Dve Knigi ("Due libri"), il P. pubblicò nel 1927. Ad essa seguì il poema Spektorskij, pubblicato frammentariamente, e intorno al quale si svolse un'aspra polemica, avendo una parte della critica sovietica veduto in esso un atteggiamento antirivoluzionario. Nell'opuscolo Ochrannaja gramota ("Il salvacondotto") il P. svolse le sue concezioni teoriche sulla poesia. Da notare la coincidenza tra il P. e R. M. Rilke nel considerare inconciliabili il pensare in immagini proprio dell'arte e il pensare della logica.
Ediz..: Stichotvvorenija ("Poesie"), Leningrado 1933.