ANGLONA, Borrello d' (d'Anglone, d'Agnone)
Della stirpe dei feudatari di Agnone (nel Molise), un ramo dei conti di Sangro, visse nella prima metà del sec. XIII. Da Federico II fu privato di un feudo; alla morte dell'imperatore fu dalla parte di Corrado IV e si dichiarò apertamente nemico di Manfredi. Ciononostante, questi lo reintegrò nei possedimenti perduti, tentando di attirarlo dalla sua parte. Nel 1253 però l'A. aveva decisamente abbracciato il partito guelfo e il papa Innocenzo IV gli concesse, per aizzarlo ulteriormente contro Manfredi, la contea di Lesina, che faceva parte dell' "Honor Sancti Angeli", eredità patema del principe svevo. Vane furono le proteste di Manfredi al papa, mentre l'A. si rifiutava di riconoscere i diritti dello Svevo e procedeva all'occupazione della contea. Poco tempo dopo, mentre Manfredi si recava con le sue truppe incontro a Bertoldo di Hohenburg, presso Teano, ove soggiomava il pontefice, avvenne una rissa tra le genti di Manfredi e quelle dell'A., che forse tendeva un agguato all'avversafio. L'A. rimase ucciso (18 ott. 1253). Manfredi cercò invano di scagionarsi dell'accaduto, che invece servì al pontefice per venire alla rottura con lui. Effettivamente, è improbabile che Manfredi volesse fare uccidere l'A. in un momento così delicato, anche se la sua morte lo liberò di un nemico fastidioso e potente. Da allora Manfredi perseguitò i parenti dell'Anglona, protetti e remunerati invece dal papa. Fra questi erano tre figli del conte: Ruggero, arcivescovo di Siponto (destituito da Manfredi), Benedetto e Riccardo.
Fonti e Bibl.: Niccolò Iamsifla, Delle geste di Federico II imperatore... in G. Del Re, Cronisti e scrittori sincroni napoletani, Svevi, Napoli 1868, pp. 124-127; Saba Malaspina, Istoria delle cose di Sicilia, ibid., p. 213; B. Capasso, Historia diplomatica regni Siciliae, Napoli 1874, pp. 79 s., 100, 102, 167, 218; Les règistres d'Innocent IV, a cura di É. Berger, III, Paris 1897, nn. 8093, 8168; A. Karst, Geschichte Manfredi vom Tode Friedrichs II. bis zu seiner Krönung (1250-1258), Berlin 1897, pp. 25-27, 31-34, 39, 65 e 71 s.; C. Rivera, Per la storia delle origini dei Borelli conti di Sangro, in Arch. stor. per le prov. napol. n. s., V (1919), pp. 89 n. 5, 92; R. Morghen, Il tramonto della potenza sveva in Italia (1250-1266), Roma 1936, pp. 157-161, 259 s.; E. Pontieri, Ricerche sulla crisi della monarchia siciliana nel secolo XIII, Napoli s. d. [ma 1942], pp. 94 s., 130; P. F. Palumbo, Contributi alla storia dell'età di Manfredi, Roma 1959, pp. 40, 52 e n. 3, 100, 130 e n. 2, 134, 145, 229, 303.