BORROMEO ARESE, Vitaliano, conte
Patriota e uomo politico, nato a Milano il 12 novembre 1792, morto ivi il 27 febbraio 1874. Era figlio di Gilberto che per tradizioni di famiglia non aveva accettato nel 1796 le idee democratiche trionfanti in Lombardia dopo l'ingresso del Bonaparte, ond'era stato mandato a Nizza in ostaggio; ma che anni dopo aveva riconosciuto l'autorità imperiale, ed era andato a Parigi (1811) per assistere al battesimo del figlio di Napoleone I; colà aveva condotto il giovine Vitaliano, il quale, educato a forti studî, negli anni successivi si tenne sempre appartato dalla vita politica, coltivando l'amicizia del Grossi e del Manzoni, acquistando collezioni scientifiche, come quelle del museo mineralogico del Breislak, e compiendo viaggi d'istruzione.
Ascritto nel 1840 fra i membri dell'Istituto lombardo di scienze e lettere, nel 1844 presiedette a Milano il quinto congresso degli scienziati italiani. Durante le Cinque giornate, il B. con i suoi figli, si accostò al governo provvisorio della Lombardia, del quale fu nominato vice-presidente. Dopo l'agosto 1848 lasciò Milano, e prese stanza a Torino, soccorrendo generosamente gli esuli lombardi che si erano rifugiati in Piemonte, continuando in quest'opera anche quando l'Austria mise il sequestro sui suoi beni. A Torino partecipò alle adunanze della Consulta lombarda creata col decreto di fusione del 28 luglio 1848, e negli anni seguenti, ottenuta la cittadinanza sarda, plaudì al Cavour. Fu nominato senatore nel 1853.
Bibl.: A. Macchi, Scritti biografici, II, Firenze 1894, pp. 216-236.