BOSCAGLIA (fr. brousse; sp. matorral; ted. Busch; ingl. bush)
Così si chiama in geografia botanica il consorzio di piante legnose frutescenti, il tronco delle quali si ramifica sino dalla base e presenta un'accrescimento indefinito, per cui si mantiene generalmente sottile e poco elevato. Nei paesi temperati la vegetazione legnosa spontanea assume il tipo a boscaglia su grande estensione, specialmente nelle aree mantenute a coltura cedua e quindi in rapporto con pratiche di silvicoltura, ma si costituisce anche spontaneameme in talune stazioni speciali, quali i terreni alluvionali dei grandi fiumi (consorzî di Salicacee, di Miricacee, ecc.) o le zone limiti della vegetazione arborea verso il nord o verso la zona superiore scoperta dei sistemi montuosi. In questo caso anche la vegetazione legnosa assume il noto portamento incurvato o depresso (Krummholz; consorzî dì Pinus montana, di Alnus viridis, del ginepro, dei rododendri, ecc.) in rapporto soprattutto con la durata della copertura delle nevi e con l'azione del vento.
È però principalmente nei paesi soggetti a climi sub-tropicali, presentanti una stagione secca più o meno prolungata e accentuata, ed eventualmente nelle stazioni a terreno impregnato di un eccesso di sali solubili (cloruri, carbonati, nitrati, ecc.), che la boscaglia si sviluppa su grandissime estensioni e con notevole molteplicità di forme, alle quali corrisponde una grande varietà di nomi locali: macchia, maquis, tomillares, sibljack, nella regione mediterranea, brousse e bush nell'Africa tropicale, bosjes nell'Africa meridionale, bush in Australia, chaparral, carrascos, catingas, restingas, espinales, chanar, ecc., nell'America tropicale. Caratteri generali di questi consorzî, oltre alla varietà più o meno grande e talora notevole della flora e al diradamento, sempre accentuato e spinto anche sino alla mancanza, della vegetazione erbacea, sono le notevoli proporzioni che la massa legnosa assume nei singoli individui per rispetto alla massa fogliare, la frequenza di specie afille o con cauli e foglie cuoiose, carnose o spinescenti, la diffusa produzione di rivestimenti tomentosi o cerosi e la secrezione di olî essenziali da parte degli organi erbacei, lo stabilirsi infine, nel ciclo annuale di vegetazione, d'un periodo di riposo corrispondente alla stagione secca; insomma l'accentuarsi di tutti i caratteri xerofili della vegetazione. In rapporto poi con il ricomparire di un certo grado d'umidità nella stazione o con l'accentuarsi della sua aridità, avviene il trapasso della boscaglia rispettivamente alla foresta, alla savana o al deserto più o meno assoluto.