BOSSI (de Bossi)
Nome di numerosi artisti operosi nell'Europa settentrionale nei secoli XVI-XVIII e oltre.
Giacomo, figlio di Bernardino, originario di Monte presso Balerna, è documentato a Praga nel 1592 quando sua figlia Maddalena è battezzata nella chiesa di S. Tommaso nel quartiere di Malá Strana. Nel 1600 da Balerna viene compilato l'atto di nascita del B. "annos iam aliquot in civitate Prage muratoriam artem exercens". È probabilmente da identificarsi con il muratore Giacomo che lavorò, con Giovanni B. Bussi, alla ricostruzione della chiesa monasteriale di Strahov a Praga negli anni 1600-1602.
Dalla moglie Catarina nacque Antonio (documentato a Praga sino al 1673). Giacomo morì prima del 1609, anno in cui la sua moglie Caterina sposò in seconde nozze il costruttore Domenico Bossi.
Giovanni Domenico, figlio di Giacomo e Margherita, spesso indicato come Domenico, nacque a Lugano intorno al 1658. Abitava a Mladá Boleslav a nord di Praga. Il 13 genn. 1691 sposò Eva Maddalena figlia dell'architetto Francesco Ceresola. Morì il 22 ag. 1715 a 57 anni.
Fu alle dipendenze del principe Černín in qualità di capomastro. Nel 1697 lavorò presso il castello di Petrohrad nella Boemia occidentale e nel 1698 ottenne un altro incarico presso il castello di Nejdek nella Boemia occidentale. Dal 1704 al 1712 diresse i lavori per l'erigenda chiesa di Loreto e chiostro di Kosmonosy presso Mladá Boleslav. Quasi sicuramente partecipò ad altre attività edilizie a Mladá Boleslav, insieme con il suocero Francesco Ceresola e con il cognato Niccolò Rossi, pure architetto.
Francesco Giacomo, figlio di Giov. Domenico, nacque nel 1693 a Mladá Boleslav, dove abitò e dove il 26 ottobre dell'anno 1744 venne tumulato nella cripta della chiesa parrocchiale.
Eseguì i lavori di riparazione, della chiesa dei SS. Simone e Giuda a Plazy presso Mladá Boleslav. Negli anni 1731-36 costruì il campanile della stessa chiesa, che però appena ultimato crollò danneggiando la chiesa. Fino al 1744 Francesco B. diresse i lavori di riparazione e trasformazione della chiesa danneggiata, lavori che durarono fino al 1751.
Fonti eBibl.: Per Giacomo: Praga, Archivio della Capitale: Registri dei matrimoni della chiesa di S. Tommaso, I, f.12v; Ibid., Registri comunali N. 2173 f. p. 20r. Archivio Statale Centrale di Praga, Premonstrati Strahov (n. i. 77), N. 19, conti della ricostruzione della chiesa 1600-1605. A. Podlaha, Materialie k slovníku umělců a uměleckých řemeslníků v Čechách (Materiale per un dizionario degli artisti ed artefici in Boemia), in Památky archaelogické, XXX (1918), p. 53; G. Martinola, Contributo alla storia della emigrazione delle Corporazioni murarie del Mendrisiotto dal sec. XVI al sec. XVIII, in Arch. stor. della Svizzera ital., XIV (1939), pp. 124, 129; A. Lienhard-Riva, Armoriale ticinese, Bellinzona 1945, p. 45; G. Martinola, Lettere dai paesi transalpini degli artisti di Meride e dei villaggi vicini XVII-XIX, in appendice: L'emigrazione delle maestranze d'arte del Mendrisiotto oltre le Alpi, XVI-XVIII, Bellinzona 1963, p. 171. Per Giovanni Domenico: Praga, Archivio Statale, Registro di Mladá Boleslav, M 12-1/4, 5, 22, 24, 30; Mladá Boleslav, Archivio cittadino, Liber memorabilium, VII-33, ff. 88, 100; Jindřichův Hradec, Archivio Statale, fondo Černín: Kosmonosy III K α; Nejdek VI Bb 2a; Petrohrad -VI Bb 2r. Per Francesco Giacomo: Praga, Archivio Statale, Registro di Mladá Boleslav, M 12-1/4, 30; Mladá Boleslav, Archivio cittadino, Kirchenrechnungsbuch SS. Simon e Jud. Plazy 1686-1779, II 224; F. Bareš, Okres Mladá Boleslav,Soupis památek... v Čechách (Distretto di Mladá Boleslav, Inventario dei monumenti... in Boemia), XXI, Praga 1915, p. 331; U. Thieme-F. Becker, Künstlerlexikon, IV, p. 406.