Botswana
Stato dell’Africa australe, la Repubblica del B. (in epoca coloniale Bechuanaland, «Beciuania») è in gran parte occupata dal Deserto del Kalahari e priva di sbocco al mare. Area popolata originariamente da gruppi khoikhoi, vide dal 18° sec. l’insediamento di dinastie degli tswana (già organizzati politicamente nel Transvaal nel 13°-14° sec.). Teatro di attività missionarie protestanti nell’Ottocento, subì attacchi di zulu, sotho e boeri. Alcuni dei capi tswana, specialmente Khama III dei Bamangwato (1837 ca.-1923), si appellarono ripetutamente alla protezione degli inglesi che nel 1885 l’accordarono, allo scopo di contenere l’espansione delle vicine repubbliche boere. Il quadro politico del protettorato britannico fu dominato nel 20° sec. dalla casa reale dei Khama, in particolare Tshekedi Khama e poi Seretse Khama, che nel 1948 fu costretto a rinunciare alla successione dietro pressioni sudafricane e rhodesiane. Tornato nel Paese nel 1956, Seretse Khama trionfò come leader del moderato Bechuanaland democratic party (BDP) nelle prime elezioni dirette (1965) e divenne presidente della Repubblica del B., indipendente il 30 settembre 1966. Nonostante lo straordinario potere personale di Seretse Khama, il B. restò una democrazia parlamentare. Sebbene dipendente economicamente dal Sudafrica (in cui fra l’altro risiedono i 4/5 degli tswana), il Paese fu particolarmente attivo nel fronte anti-apartheid. L’industria diamantifera sostenne un notevole sviluppo economico e sociale. Alla morte di Seretse Khama (1980), gli successe il delfino, Quett Masire (riconfermato nel 1984, 1989 e 1994). Dal 1998 ha ricoperto la carica di presidente Festus Mogae, rieletto nel 2004. Dal 2008 è divenuto capo dello Stato Seretse Jan Khama. Notevoli problemi sociali legati alla distribuzione della ricchezza e la diffusione drammatica dell’AIDS segnano il quadro nazionale nei decenni recenti.