bottiglia
bottìglia [Der. dello sp. botilla, dal lat. butticula "botticella"] [LSF] Recipiente per liquidi, di forma quasi cilindrica; estensiv., contenitore pressoché cilindrico di piccole dimensioni, anche in senso figurato, come spazio in cui viene confinato qualcosa. [MCF] B. a efflusso costante: recipiente provvisto (v. fig.) di un orifizio d'uscita a e di un tubo b che attraversa il tappo; la velocità di efflusso del liquido è costante, in quanto essa dipende dalla differenza ³h tra la quota dell'orifizio e quella dell'estremità inferiore del tubo, e tale differenza è, ovviamente, costante. ◆ [ALG] B. di Klein: lo stesso che otre di Klein (←). ◆ [STF] [EMG] B. di Leida: condensatore elettrico (sembra che sia stato il primo di uso pratico), realizzato nella città di Leida da P. van Musschenbroek nel 1745 e, indipendentemente, anche dallo scienziato dilettante Jürgen von Kleist, in ambedue i casi usando una b. di vetro, metallizzata incollando sul suo esterno e nel suo interno fogli metallici, agenti da armature. Nella forma arrivata sino quasi ai giorni nostri, anche quale dispositivo per esperienze didattiche varie, è un condensatore cilindrico, ottenuto (v. fig.) incollando stagnola metallica sulla superficie interna e sulla superficie esterna di un recipiente o tubo cilindrico di vetro o di materiale plastico. ◆ [FPL] B. di neutroni: dispositivo in cui i neutroni di grande lunghezza d'onda possono essere accumulati, risultando le pareti di esso sempre in condizioni di riflessione totale: v. ottica neutronica: IV 401 d. ◆ [FPL] B. magnetica: denomin. corrente di ogni configurazione di contenimento di un plasma mediante un campo magnetico, partic. delle configurazioni a specchio magnetico e a cuspide: v. confinamento magnetico: I 709 Fig. 1.1. ◆ [STF] [EMG] B. sintoniche, o di Lodge: due b. di Leida uguali, affiancate, che furono usate (1887) per dimostrare sperimentalmente la risonanza tra due circuiti oscillanti. Questi sono costituiti (v. fig.) dalle capacità C₁, C₂ delle bottiglie e dalle induttanze L₁, L₂ degli archi metallici che collegano in ciascuna delle b. le due armature; spostando il conduttore AB parallelamente a sé stesso L₂ varia. Un esperimento tipico consiste nel connettere a un rocchetto di Ruhmkorff a la bottiglia C₁, fino a produrre tra le sferette dello spinterometro S₁ scintille che generano oscillazioni nel circuito C₁L₁; variando l'induttanza L₂ si può realizzare la risonanza tra i due circuiti e l'oscillazione forzata indotta nel circuito C₂L₂ diviene di ampiezza tale da far scoccare scintille nello spinterometro S₂.