BOVINO (A. T., 27-28-29)
Comune della provincia di Foggia. Il centro capoluogo è situato a 647 m. s. m., sul contrafforte tra la valle del Cervaro e la val Biletra, e mentre l'abitato si sviluppa maggiormente lungo quest'ultima valle, la città ha sul Cervaro la stazione ferroviaria, sulla linea Foggia-Napoli, da cui dista 8 km. In questo tratto la ferrovia e la strada carrozzabile, fiancheggiandosi, attraversano una stretta e lunga gola: è il famoso Vallo di Bovino, solco di passaggio fra la conca di Benevento e la Puglia, coperto fino a 70 anni fa di boschi e tristamente noto per atti di brigantaggio. Oggi i boschi sono molto più radi. Con le campagne date prevalentemente a seminativi e a pascoli, Bovino produce cereali e bestiame. Per il forte contributo dato all'emigrazione, il comune di Bovino registra nel 1921 un numero di abitanti (7012, dei quali 6446 nel capoluogo) inferiore a quello che ha registrato in tutti i censimenti anteriori, a risalire fino al 1871: ne furono calcolati 7773 nel 1911.
Monumenti. - La cattedrale, che è di origine bizantina (secolo X), fu quasi tutta ricostruita alla fine del XII o agli inizî del sec. XIII: la facciata ha tre bei portali ogivali. Nell'interno, a tre navate, sono notevoli il sepolcro del vescovo Aug. Giustiniani, del 1609, e il ricco coro ligneo barocco. Notevoli anche l'ex-palazzo ducale, molto manomesso, e le rovine del castello medievale.
Bibl.: H.W. Schulz, Denkmäler d. Kunst d. Mittelalters in Unteritalien, I, Dresda 1860, pp. 203-06; R. Caggese, Foggia e la Capitanata, Bergamo 1910; C. S. Nicastro, Vestigia di antichità romane nel comune di Bovino, Teramo 1919; P. Toesca, Storia dell'arte italiana, I: Il Medioevo, Torino 1927.