Bowling
Ritrovamenti archeologici dimostrano che il bowling è nato come pratica legata a riti funerari. Negli anni Trenta del 20° secolo un archeologo inglese, Flinders Petrie, in una tomba egizia di 7000 anni fa trovò alcuni utensili che gli ricordarono quelli di uno sport del Norfolk, la sua regione nativa: lo skittles; si trattava di un set composto di quattro biglie in porfido bianco e nero con nove pezzi conici di pietra e alabastro, probabilmente usati come birilli. Il rito riemerse nell'Europa precristiana e cristiana, con caratteri sia religiosi sia ludici. Angli, sassoni e goti praticavano all'aperto un gioco che prevedeva il lancio di ossa di pecora contro bastoni ritti in piedi sul terreno. Nel 4° e 5° secolo presso le popolazioni germaniche era d'uso una cerimonia annuale che aveva lo scopo di ottenere la purificazione dai peccati e consisteva nel porre nel chiostro della chiesa il kegel ‒ un bastone a forma di birillo che i germani portavano sempre con sé ‒ e nel colpirlo con una pietra. Con il tempo la pietra diventò una sfera perfetta e venne fatta in legno. Variarono il numero e i birilli usati, il rito si spogliò dei canoni sacri e acquisì il carattere di passatempo. Nel 16° secolo Martin Lutero mostrò una particolare predilezione per il kegel, fino a costruire una pista per sé e la sua famiglia; fu lui a suggerire che nove birilli potevano essere il numero ideale per il gioco.
Nel 17° secolo il kegel era molto popolare in Olanda come gioco all'aperto e proprio gli olandesi lo introdussero in America. I fondatori di New Amsterdam (l'odierna New York), osservando i vasti prati della zona a sud dell'isola di Manhattan, decisero che sarebbero stati il terreno ideale per praticare il loro divertimento preferito (quella sezione di New York City è ancora oggi conosciuta come Bowling Green). A contatto con il Nuovo Mondo il gioco cominciò a evolvere nella sua regolamentazione. Nel 1673 l'esploratore William Penn propose di sommare i birilli abbattuti e di dividerli per il numero dei lanci delle bocce. Durante il periodo coloniale il kegel, altrimenti detto nine pins "nove birilli", venne messo al bando in vari domini: si volevano contrastare i vizi del bere e delle scommesse che accompagnavano le competizioni. Le prime piste al coperto furono costruite a New York City nel 1840, a Knickerbocker Alleys. Seguirono molti altri centri indoor che ben presto attirarono gli scommettitori. Quando nel 1841 fu emanata una legge per estirpare il 'moralmente pericoloso' nine pins, questa venne aggirata con un semplice trucco: si aggiunse un birillo e s'inventò un altro gioco, il ten pins bowling, che soppiantò gradualmente il nine pins, così come avvenne più tardi in Europa. L'aggiunta del birillo, che conferiva al castello la classica configurazione triangolare, e il moltiplicarsi delle piste favorirono l'espansione del gioco, ormai separato dalla sua pessima fama e prossimo a diventare uno sport adatto a tutte le classi sociali.
Finita la Guerra di secessione (1861-65), il bowling si diffuse verso Ovest, grazie soprattutto all'arrivo di tedeschi immigrati. Il presidente Abraham Lincoln se ne appassionò e così pure lo scrittore Mark Twain. Tuttavia, la mancanza di regole standard (ogni pista ne aveva delle proprie) e la difficoltà nel reperire l'equipaggiamento ne ostacolarono la crescita potenziale. Nel 1875 alcuni rappresentanti di club newyorkesi fondarono la NBA (National bowling association), che rappresentò il primo tentativo di creare uniformità. La NBA ebbe vita breve ma introdusse alcune regole importanti: la distanza fissa di 60 piedi (18,28 m) del birillo di testa dalla linea di lancio, la possibilità di rimuovere i birilli caduti dopo ogni tiro, la messa fuori gioco delle bocce che finivano nel canale. Seguirono altri tentativi di formalizzazione che portarono all'elaborazione di nuove regole. Nel 1890 sorse la ABL (American bowling league), che modificò l'altezza dei birilli portandola a quella attuale di 15 pollici (38,1 cm) e ridusse il numero dei lanci da tre a due per ogni sistema di tiro. Il 'gioco di 20 bocce' (all'epoca le biglie avevano solo due fori) divenne presto la forma prevalente. Nello stesso periodo, un certo William Sielken del Brookling's Ivanohe bowling club suggerì con una lettera al giornale New York Sun di numerare i birilli: l'Academy Alley di New York accolse e sperimentò subito l'innovazione, che consentiva ai giocatori di ordinare più velocemente il posizionamento del birillo ai ragazzi (pinboys) adibiti allo scopo.
Il potenziale commerciale del bowling stimolò vari personaggi a cercare di dare un'organizzazione unitaria al gioco. Si distinsero soprattutto Moses Bensinger, leader della Brunswick Company, e Joe Thum, un bavarese che capeggiava la lega United bowling clubs. Il 9 settembre 1895, alla Beethoven's Hall di New York City, si tenne la riunione costitutiva dell'ABC (American bowling congress), organismo destinato a governare lo sviluppo del gioco. Uno dei problemi da risolvere era la natura del punteggio. L'organizzazione adottò un sistema cumulativo che fissava a 300 il punteggio basato su 12 strikes consecutivi, ossia su 12 abbattimenti dei 10 birilli al primo tiro, e prese l'importante decisione di portare a 12 pollici (30,48 cm) la spaziatura tra i birilli. Da New York la ABC, che nel suo statuto consentiva l'iscrizione ai soli 'uomini di pelle bianca', cominciò ad allargarsi ad altri Stati. Nel 1899 un gruppo di leghe di Chicago si riunirono nell'Illinois bowling association, che adottò le regole di New York scongiurando in tal modo la lotta che sembrava dovesse scatenarsi tra Est e Ovest. Questo fu l'inizio della struttura in associazioni locali dell'ABC. Proprio a Chicago, nel 1901, l'ABC svolse i suoi campionati inaugurali cui parteciparono 41 squadre; la kermesse durò quattro giorni: ci furono singoli e doppi e fasi che li comprendevano entrambi. La squadra dello Standard Club of Chicago vinse il primo premio di 200 dollari.
A partire dal 1901 il bowling sembrò proiettato verso una crescita illimitata. I campionati assunsero una cadenza regolare. Nel 1907 fu introdotto un meccanismo a leve, chiamato automatic pinsetter, che consentì ai pinboys di piazzare i birilli più velocemente e senza correre il rischio di venire colpiti dalle bocce. Poiché la disuguaglianza delle piste era l'ostacolo maggiore da superare, nel 1908 l'ABC stabilì che, per essere omologata, una pista avrebbe dovuto essere laccata o spianata ogni 12 mesi. In quel periodo ‒ e così sarà per tutti gli anni Venti e Trenta ‒ il tipo di rivestimento universale era la gommalacca. Nel 1913 vide la luce il Bowlers journal, un periodico che influì notevolmente sullo sviluppo dell'industria del bowling. Apparvero le prime bocce in gomma e, nel 1914, la Brunswick propose sul mercato un materiale di sintesi chiamato mineralite. Nel 1916 Dennis J. Sweeney, proprietario di un bowling a St. Louis e giornalista sportivo, lanciò il WIBC (Women international bowling congress), che disputò subito un campionato. Nel 1926 gli Stati Uniti, insieme a Germania, Olanda, Finlandia e Svezia, costituirono l'IBA (International bowling association) e da quell'anno si cominciarono a disputare gli IBA World Championships. Negli anni Venti il ten pins divenne un fenomeno che interessò milioni di americani, perlopiù appartenenti alla classe lavoratrice. Le vendite della Brunswick salirono fino a sfiorare i 30 milioni di dollari. La grande depressione del 1929 sembrò mettere in crisi l'esistenza dell'azienda e il futuro del bowling. Ma con la fine del proibizionismo (1933) un altro decisivo impulso venne dalle fabbriche di birra, che iniziarono a sponsorizzare le squadre più famose. La Stroh Bohemien Brewery di Detroit fu la prima ad assemblare un team, capitanato da Joe Norris, che vinse nel 1934 l'ABC Tournament. Nel 1939 almeno 26 delle 100 migliori squadre d'America erano sponsorizzate. Nacque la figura del giocatore semiprofessionista e nel 1941 si disputò la prima edizione dell'US Open, un torneo molto selettivo organizzato dalla BPAA (Bowling proprietor's association of America), sorta nove anni prima.
I decenni Cinquanta e Sessanta segnarono il boom del bowling che divenne lo 'sport americano' per antonomasia, il più praticato dalle masse negli Stati Uniti. Al successo contribuirono principalmente due fattori: il marketing vincente elaborato dalle due grandi ditte produttrici di materiali, la Brunswick e la AMF, e la pubblicità della televisione. Tra le innovazioni tecniche, la più importante fu l'introduzione di un meccanismo che raccoglieva i birilli e li riposizionava senza l'intervento umano. Il primo modello commerciale di automatic pinspotter fu installato dalla AMF al Bowl-O-Drome di Mount Clemens, Michigan, nel 1951. Tre anni dopo erano già 86 i centri che l'avevano adottato e i pinboys, figure ormai anacronistiche, scomparvero rapidamente dalla scena. Nel 1956 la Brunswick lanciò un suo modello; gli sforzi profusi dal suo patron, Ted Bensinger, per rendere più confortevoli i centri, portò a 125.000 il numero delle piste negli USA. Era tale la popolarità del gioco che furono varate numerose serie televisive, come il programma Jackpot bowling. Finì l'era della sponsorizzazione delle ditte di birra e iniziò quella del professionismo spettacolare, che trovava ampio risalto sul piccolo schermo. L'agente promotore Eddie Elias costituì nel 1958 la PBA (Professional bowlers association). Le top stars ospitate dai tornei del circuito della PBA divennero nomi familiari agli americani, quanto e più dei campioni di baseball. Nel 1962 la PBA lanciò una rubrica nazionale settimanale, il PBA Tour per giocatori professionisti, che diventò uno degli spettacoli sportivi più a lungo programmati nella storia dei network televisivi.
Il bowling a squadre con tutti i suoi colori, la sua varietà, la suspense, assunse via via una posizione secondaria rispetto al bowling individuale, perché più difficile da presentare in televisione. Una generazione di giocatori crebbe così senza esperienze del team bowling e ciò provocò nel tempo un abbassamento della popolarità del gioco. Nel 1983 si ebbe il picco della diffusione, quando gli associati dell'ABC e della WIBC toccarono quota 10 milioni; alcune ricerche dimostrarono che oltre 20 milioni di americani praticavano il gioco almeno una volta al mese. Da quel momento le cifre del bowling sono andate decrescendo, anche se esso rimane lo sport indoor più praticato al mondo. Solo negli Stati Uniti si stimano in circa 60 milioni i frequentatori di 130.000 piste in 6400 centri. Presiedono all'attività del bowling le antiche ABC e WIBC, con sede nel Wisconsin e la YABA (Young American bowling alliance). La BPAA rappresenta circa la metà dei centri negli Stati Uniti. La Brunswick e la AMF gestiscono i propri centri e hanno ampliato il proprio raggio d'azione aprendo ciascuna più di 200 bowling nel mondo. Esistono vari altri operatori come la Fair Lanes (Baltimora), la Bowl American (Richmond) e la American recreation centers, con base a Sacramento in California. Le federazioni, le associazioni locali e regionali, in un tutt'uno con migliaia di gruppi e organizzazioni che partendo dal più piccolo artigiano (l'uomo che rivernicia i birilli) arrivano fino alle aziende gigantesche, concorrono nel fare del bowling una grande disciplina.
Con 123 nazioni federate e dieci milioni di tesserati, la FIQ (Federation international des quilliers) governa il gioco su scala globale. Costituita il 27 gennaio 1952 ad Amburgo, disciplina le varie specialità agonistiche degli sport con bocce e birilli, che sono raggruppate in due organizzazioni: la World tenpin bowling association, o gioco a 10 birilli, che riguarda esclusivamente il bowling; la World ninepin bowling association, che raggruppa le sezioni dei vari giochi a 9 birilli: Asphalt, Bohle, Schere. La FIQ è stata riconosciuta nel 1979 dal CIO come organismo sovrintendente l'attività dilettantistica nel bowling; è attualmente presieduta da Gerald Koenig.
Tracce della pratica del gioco sono riscontrabili nella Roma di fine Ottocento. Il 12 ottobre 1884 a Villa Strohl-Fern, fuori Porta del Popolo, un gruppo di tedeschi fondò il circolo Kegel-Verein; nel suo statuto era scritto che aveva per scopo "di riunire i soci a geniale ritrovo, esercitandosi specialmente nel giuoco dei birilli". Nel 1901 il presidente era Albert Hassler; dieci anni dopo il circolo risultava ancora in vita, ma fu chiuso con l'entrata in guerra del Regno d'Italia contro la Germania e l'Austria-Ungheria (1915). Il bowling ricomparve, sempre a Roma, con lo sbarco degli alleati nel 1945, ma la sua pratica rimase circoscritta ai soldati americani. Il primo centro a uso e consumo dei romani venne inaugurato più tardi, nel 1960, e quasi in contemporanea con i Giochi Olimpici. Altri centri provvisti di macchine automatiche furono aperti a Milano, Torino, Bologna, Venezia e Napoli. Emerse allora la necessità di creare un'organizzazione permanente per la disciplina dell'agonistica, che sovrintendesse a tutta la specifica attività, e cioè una federazione sportiva. Il 27 dicembre 1963 fu fondata a Roma la Federazione bowling italiana (FBI), la cui prima assemblea generale fu tenuta a Budrio, presso Bologna, il 9-10 maggio 1964 sotto la presidenza di Renato Vanti. I primi passi furono incerti e difficili, considerando il fatto che l'Italia era l'unico paese europeo che non riconoscesse il bowling come sport. Nel corso degli anni, grazie agli sforzi della FBI (è da ricordare soprattutto la presidenza di Agos Vitali), il bowling si affermò di pari passo con il proliferare dei centri. Dai 100 tesserati del 1964 si passò ai 1037 del 1968 e ai 4000 del 1985, anno nel quale venne previsto un particolare tesseramento per i non agonisti.
Nel novembre del 1978 la FBI si sciolse per dare luogo alla Federazione italiana bowling sport. Il 17 marzo 1984 l'Unione bocciofila italiana accettò il bowling come disciplina associata. In quel periodo si contavano circa 60 centri sparsi sul territorio. Ottimi risultati erano stati ottenuti a livello agonistico non professionistico: un terzo posto al Campionato del Mondo a squadre nel 1971, quattro successi (Lorenzo Monti, Bartolomeo Caffaratti, Eliana Rigato, Remo Fornasari) nella Coppa del Mondo del 1975, 1980, 1984 e 1987, la vittoria di Daniela Lana nel Campionato di zona Europa-Africa (1985, 1989 e 1990). Nel 1988, grazie ai buoni uffici del presidente Pietro Murè, sorse la Federazione italiana sport bowling (FISB), ente autonomo la cui denominazione ancora oggi è in vigore. Fino a quel momento il CONI non aveva riconosciuto il bowling come sport, e questo aveva creato problemi di carattere anche amministrativo alla sua crescita.
Il bowling presenta particolari vantaggi che non attengono ad altri sport: è giocato al coperto, a qualsiasi ora del giorno e della notte e con qualsiasi tempo. È relativamente a buon mercato se paragonato alla maggioranza degli intrattenimenti ai quali la gente può indulgere. Inoltre, far rotolare una palla per circa 20 m verso un obiettivo è un'attività semplice, e quindi quasi tutti possono esercitare questo sport, indipendentemente dall'età e dalle qualità atletiche. Una pratica continua offre benefici psicologici e fisici: migliora la concentrazione, l'equilibrio generale e le capacità di sincronizzazione psicomotorie; rinforza i muscoli delle gambe, delle braccia, quelli addominali e della schiena. La soddisfazione e l'autoconsiderazione provocate dal raggiungimento del risultato di abbattere il set dei birilli stimolano alla ripetizione dell'impresa, riproponendo un motivo di sfida con sé stessi e gli avversari. Questo è il maggior pregio di cui gode il bowling e la ragione per cui esso ha un enorme bacino d'utenza. Di ciò approfitta l'industria per sopravvivere e prosperare anche ignorando, e a volte sopprimendo, l'elemento competitivo. L'industria tende infatti a privilegiare l'aspetto ludico per attrarre sempre più clienti. Ne consegue che la gran massa dei praticanti vede il bowling come un passatempo e non come uno sport vero e proprio.
Il bowling è giocato in centri appositi, costruzioni quasi sempre di proprietà di privati. Nel passato l'ubicazione dei centri era all'interno della città; oggi vi è la tendenza a situare gli impianti in zone periferiche o comunque distanti dalle aree residenziali; molti sono i casi di centri ospitati all'interno di zone commerciali, con ampi parcheggi collegati alle arterie di scorrimento del traffico.
Caratteristica degli impianti da bowling moderni è l'assenza di pilastri nelle zone in cui sono presenti le piste, soprattutto per non influire sulla visibilità delle piste stesse. Questo induce la progettazione a orientarsi verso costruzioni a campata unica, al di sotto della quale si allineano le piste, una accanto all'altra senza soluzione di continuità. In Italia la media del numero delle piste è 12; negli Stati Uniti è facile vedere centri con decine di piste, fino a 114 (Atlanta). Il più moderno centro al mondo è il National Bowling Stadium, aperto nel 1995 a Reno (Nevada) e che conta 80 piste in linea. Le sale generalmente non hanno finestre; è infatti obbligatorio un impianto di condizionamento per il controllo della temperatura in rapporto al grado di umidità, al fine di ridurre al minimo le possibili deformazioni del legno. I rivestimenti interni sono fonoassorbenti. L'illuminazione è diffusa in modo tale da non arrecare fastidio agli occhi dei giocatori, mettendo in evidenza la superficie della pista, i marchi e i contrassegni della mira. La profondità del locale non è mai inferiore ai 40 m; l'altezza deve per legge superare i 3,5 m.
Una pista da bowling si divide principalmente in tre aree: la zona di lancio, lunga almeno 4,20 m; la pista dove corre la palla, lunga 18 m; la zona dove sono posizionati i birilli, larga 91 cm. La superficie di gioco è larga 107 cm. La pista è costruita in legno, rivestita da listelli di 1x3,5 pollici, incastrati e inchiodati, per uno spessore di circa 8 cm. La zona di lancio e la pista sono divise da una 'linea di fallo', in corrispondenza della quale è previsto un dispositivo elettronico che si attiva quando il piede tocca o oltrepassa la linea stessa. Dalla linea di fallo inizia la superficie di gioco, sulla quale sono incassati marchi e contrassegni, che servono come punti di riferimento per il lancio. Ai lati della pista sono previsti due canali dove la palla cade quando esce dalla superficie di gioco.
La pista è costruita con due tipi di legno diversi. Nell'area di lancio e dove la palla atterra si utilizza un legno molto duro, una qualità di acero canadese quasi bianco;nella zona dove scorre la palla si usa un legno più morbido, una qualità di pino che proviene dalla Florida. La parte iniziale della pista viene fortemente oliata per proteggerla dai danni provocati dall'impatto della boccia; la quantità dell'olio diminuisce con l'aumentare della distanza dall'area di lancio. La pista, per essere rispondente alle normative vigenti, deve avere una superficie assolutamente liscia, senza incavi o nodi, e con una planarità quasi perfetta: la massima tolleranza è di 40 millesimi di pollice (circa 0,7 mm). Tutta la pista è sopraelevata rispetto al pavimento di circa 42 cm ed è posata su un telaio, che consente il ritorno della palla al di sotto del piano di gioco.
Fondamentalmente, i fattori di una pista che condizionano il punteggio sono sette: le caratteristiche del legno usato (stagionatura, grana di rifinitura e qualità di assemblaggio); il grado di lisciatura e porosità della superficie del legno;la qualità dell'elasticità dei rivestimenti in materiale fenolico sulle pareti laterali della zona dei birilli; il tipo di vernice applicata alla pista;il tipo di olio (dressing conditioner) usato; la temperatura e l'umidità del locale; il modo, la qualità e la quantità dell'oliatura.
I macchinari posabirilli (pinspotters o pinsetter devices) sono programmati per funzionare secondo regole di gioco comuni internazionalmente dalle quali non si può prescindere per la costruzione di un centro bowling che risponda alle esigenze sportive. Essi devono essere capaci di posizionare i birilli nello stesso punto dove erano localizzati alla conclusione del primo tiro. La macchina attende almeno tre secondi dal momento in cui la palla finisce nella buca prima di scendere per bloccare i birilli rimasti in piedi o spazzare via quelli caduti. Un segnapunti automatico registra la caduta dei birilli e fornisce una documentazione scritta, tiro per tiro, di ogni partita.
I birilli utilizzati nei centri di tutto il mondo sono approvati dall'ABC in base a standard di misura, peso, elasticità, coefficiente di distribuzione e stabilità. Vengono costruiti con un solo pezzo di legno d'acero stagionato, oppure con più pezzi posti parallelamente all'asse verticale del birillo. Il peso di un birillo varia tra i 1531 e i 1641 grammi. Per il bilanciamento è previsto un centro di gravità al di sopra della base non superiore a 5 pollici e 60/64 e non inferiore a 5 pollici e 40/64. Il grado di umidità non deve essere inferiore al 6% né superiore al 12%. Ogni birillo è alto 15 pollici, con una tolleranza di 2/64 di pollice; la base deve essere di materiale plastico o in fibra con un diametro non inferiore a 2 pollici e con un arrotondamento del bordo esterno il cui raggio è 5/32 di pollice. I diametri che formano il birillo sono 13, stabiliti secondo la distanza dalla base, in maniera da creare una superficie curva che prevede una tolleranza non superiore a 2/64 di pollice. La superficie è ricoperta da un rivestimento di plastica bianca con contrassegni posti sul collo, aventi uno spessore non superiore a 4 millesimi di pollice.
La palla regolamentare è costruita con materiale non metallico (uretano e resine sintetiche) e ha una circonferenza massima di 27 pollici; il suo peso non eccede le 16 libbre (7,25 kg). Ogni palla ha un diametro costante: la superficie non può presentare depressioni o solchi, a eccezione dei fori utilizzati per impugnarla, delle lettere e numeri d'identificazione e delle particolari ammaccature dovute all'usura. I fori o gli incavi per impugnare la palla di solito sono tre e possono arrivare al massimo a cinque. Per ragioni di bilanciamento, ogni foro non può avere un diametro superiore a 1 pollice e 1/4. Le specifiche più importanti per l'omologazione di una palla sono: diametro con misura massima di 8,595 pollici; sfericità con tolleranza massima di 0,010 pollici; durezza misurata con durometro scala 'D', minimo 72; raggio giroscopico, massimo 2,800 pollici; differenziale massimo del raggio giroscopico, 0,080 pollici; coefficiente d'attrito, 0,390 pollici; coefficiente di restituzione d'inerzia, 0,780 pollici; sbilanciamento: massima tolleranza permessa tra la metà superiore della palla (il centro dell'impugnatura) e la metà opposta, 84 grammi; sbilanciamento massimo tra le parti a destra e a sinistra dell'impugnatura e tra le parti superiore e inferiore, 28 grammi; non sono consentiti dispositivi mobili all'interno della palla; è vietato l'uso di sostanze chimiche per alterare la durezza della superficie. Il condizionamento della pista con oli serve, oltre che a preservare la superficie, a consentire un gioco più omogeneo e ad aumentare la scivolosità della palla.
Nella zona di lancio è obbligatorio l'uso di scarpe speciali. Queste hanno la suola in pelle con tacchi di gomma dura e un'allacciatura lunga per tenere ben saldo il piede nella scarpa. Molti professionisti usano accessori per il polso, e inoltre i guanti, il posizionatore per le mani ecc. Ogni giocatore di buon livello tiene nella propria borsa un set di due-quattro bocce, adatte alle diverse situazioni (da spare, con abbattimento di tutti i birilli al secondo lancio, da strike, per piste lente o scorrevoli). L'abbigliamento adatto prevede indumenti comodi ma non larghi.
Una partita a bowling di 10 birilli, tutti numerati e divisi in quattro file, è costituita da 10 frazioni (frames). Ogni giocatore tira due bocce in ciascuna delle prime nove frazioni, tranne quando fa strike. Un giocatore che alla decima frazione raggiunge lo strike, lancia tre bocce per completare la partita. Una boccia è lanciata regolarmente se viene lasciata dal giocatore e attraversa la linea di fallo per entrare nell'area di gioco. Se non intervengono circostanze che annullino il tiro, un lancio valido deve essere contato e segnato appropriatamente. Vi sono varie situazioni che comportano l'annullamento del lancio e la sua ripetizione: quando, subito dopo il lancio (prima che la palla tocchi i birilli), si fa notare che uno o più birilli mancano o sono per terra, rispetto alla formazione iniziale; quando un giocatore tira su pista sbagliata o fuori turno; quando viene ostacolato fisicamente mentre sta lanciando e prima che il lancio sia completato (in tal caso il giocatore ha facoltà di accettare il risultato o di far dichiarare il lancio nullo); quando una palla lanciata entra in contatto con un ostacolo estraneo; quando i birilli vengono spostati o fatti cadere prima che la palla li raggiunga; quando un giocatore commette un foul, cioè calpesta con il piede la linea di fallo. A volte il giocatore effettua il fallo intenzionalmente per ottenere il riposizionamento del castello completo. Per impedire un tale comportamento, una regola ben precisa assegna un punteggio uguale a zero per quel lancio e per il lancio successivo nella stessa frazione.
Il punteggio massimo totale che è possibile conseguire è di 300 punti. Ogni birillo abbattuto vale un punto, ma vi sono tre altri tipi di punti: a) lo strike è assegnato quando un giocatore abbatte i 10 birilli al primo lancio; viene segnata una 'x' nell'angolo sinistro in alto della frazione nella quale il set completo di birilli è stato abbattuto; il conteggio in ciascuna frazione dove è stato conseguito lo strike viene lasciato sospeso finché un giocatore non ha compiuto altri due lanci; il massimo punteggio per uno strike quando è seguito da due altri strike è 30; quando è seguito da uno spare è 20; b) lo spare è assegnato a ogni giocatore che abbatte i 10 birilli nei due lanci della frazione; lo spare viene segnato con una diagonale '/' nell'angolo destro in alto nella frazione in cui è stato fatto; il conteggio in questa frazione rimane sospeso fino a quando il giocatore non lancia la prima boccia della frazione successiva;il massimo punteggio per uno spare è 20 allorché è seguito da uno strike; oppure è 10 più il numero dei birilli abbattuti con il secondo lancio; c) lo split si ottiene quando al primo lancio vengono abbattuti il birillo nr. 1 e almeno un birillo tra due rimasti in piedi; lo split viene segnato con un cerchietto entro il quale è indicato il numero dei birilli abbattuti; quando il giocatore fa cadere i restanti birilli al secondo lancio, questo viene segnato come un normale spare; quando invece alcuni birilli rimangono in piedi, è segnato il numero di birilli abbattuti al secondo lancio, con conteggio immediato.
Il bowling è un gioco sia individuale sia a squadre. Affinché una squadra di cinque giocatori presenti una formazione legale devono esserci almeno tre atleti; nel caso di una squadra di quattro o tre elementi, ne devono essere presenti almeno due; nel caso di un doppio, almeno uno; se la squadra non ha il limite minimo è costretta al forfait. Tuttavia i giocatori presenti nelle squadre non legali possono giocare per la propria media e partecipare ai riconoscimenti individuali. A partita iniziata l'ordine di gioco è inalterabile, ma sono consentite sostituzioni. Un giocatore sostituito non può tornare a giocare nella stessa partita. Se un giocatore è impossibilitato a terminare la partita per cause fisiche, il suo punteggio viene completato assegnando per ogni frazione non disputata 1/10 della propria media o 1/10 del punteggio fisso (blind) previsto nel regolamento. Se invece abbandona il gioco senza alcuna ragione, la sua partita viene completata con un punteggio uguale a zero.
Tutte le dimensioni che riguardano le piste, gli spot dei birilli, i canali sono fissate fin dall'avvento dell'ABC. Alcuni piccoli cambiamenti sono stati introdotti negli anni successivi e riguardano: le strisce di fibra della pista, la cornice del canale piatto e la fibra vulcanizzata sulle pareti laterali ai birilli (kickbacks). L'intento primario di questi cambiamenti nella zona dei birilli è stato quello di proteggere l'equipaggiamento. In questo processo si sono agevolati il rimbalzo e l'azione dei birilli. Il tiro a parete wall shot, che comporta il rimbalzo del birillo 1 sul kickback di sinistra per abbattere i birilli 4-5-7 è un tiro oggi consueto per fare strike e riesce solo per le caratteristiche di resilienza delle ultime parti descritte. Lo strike 'slap 10', quando il birillo 6 saltando dal canale abbatte il 10, è un altro risultato del gioco moderno. Alcuni giocatori tendono ad aumentare l'azione generata dal rimbalzo per rendere più interessante la partita. Altri credono ci fosse più competizione prima, quando un giocatore doveva spendere il massimo impegno per avere una reazione dei birilli ideale a conseguire lo strike.
Ci sono due maniere nel giocare al bowling: lo stile classico e quello di potenza. Il modo standard è il classico, che privilegia l'accuratezza. Esso richiede elementi come l'allineamento delle spalle, l'oscillazione delle braccia, la collocazione ideale della palla, un buon equilibrio nel rilascio ecc. Lo stile non ortodosso, di potenza, richiede molto meno; principalmente consiste nello stare dietro la linea di fallo, colpire ciò a cui si mira, avere un po' di effetto sulla palla. Spesso lo stile individuale è un miscuglio tra il modo classico, più dolce e gradevole esteticamente, e quello muscolare, tutto scatti e forza. Nello stile classico le fasi che compongono l'azione del lancio della boccia verso i birilli sono cinque: preparazione, posizione di partenza, avvicinamento, metodo di mira, rilascio della palla.
La preparazione riguarda tutto ciò che precede la posizione iniziale di tiro. Essa include la cura del fisico, la scelta della palla, degli accessori, delle scarpe e dell'abbigliamento; e tutto ciò all'interno di un'etichetta, vale a dire l'educazione nei confronti degli avversari. La posizione di partenza inizia dal salire in pista e finisce con il primo passo. Fondamentali sono il posizionamento dei piedi con le punte indirizzate in avanti e il peso distribuito uniformemente sui talloni, le ginocchia leggermente flesse, la schiena diritta e morbida, le spalle alla medesima altezza, gli occhi sul bersaglio e la palla posta leggermente sul fianco, sopra o sotto la vita. L'avvicinamento è definito come il movimento dei piedi verso la linea di fallo. Soltanto chi è fisicamente costretto gioca a bowling senza fare i passi. Pochissimi individui, eccezionalmente forti e alti, hanno buoni risultati tirando da fermi. I passi sono di regola quattro o cinque e hanno un'ampiezza che parte da 30 cm e arriva a 105 cm. Essi sono direzionati a seconda del birillo a cui si punta. L'ultimo passo prelude alla scivolata, che è la forma più usata. Nel contempo, si esegue l'oscillazione, che consiste nel ritrarre indietro il braccio e la relativa mano con la palla fino a un punto più alto della sua posizione iniziale per poi riportarla in avanti, così che la palla viene spinta con velocità. Quando si mira è fondamentale tenere una corretta posizione dei piedi e guardare un punto fisso, che non è mai il set dei birilli ma un punto più vicino. Fino agli anni Quaranta del 20° secolo, gli unici bersagli e indicatori che un giocatore aveva a disposizione erano i birilli, i canali o la linea di fallo. A partire dal decennio successivo furono introdotti gli aiuti, sotto forma di riferimenti (frecce e bollini) sulla pista e sull'area di lancio (approach). Sulla pista, che normalmente ha 39 listelli, sono presenti tre serie di sette bollini e sette frecce, equidistanti, ognuna separata da cinque listelli. La freccia centrale rappresenta il ventesimo listello e diventa per tutti gli scopi pratici il centro della pista. Si mira ai bollini o alle frecce, cercando di 'leggere' l'oliatura della pista, allo scopo di dare al tiro una traiettoria che entri nel canestro dei birilli con la voluta angolazione. Il rilascio è il momento in cui la palla si stacca dalla mano e corre verso il bersaglio. A seconda dell'effetto che s'imprime alla palla usando il corpo e le mani, si hanno vari tipi di tiri. Tutti devono tenere conto del ball track, cioè di quella parte della palla che, rotolando, interagisce con l'olio sparso sulla pista. Vi sono sette tiri basilari: full-roller, back up, reverse hook, full-spinner, straight ball, semi-roller, semi-spinner. Il 75% dei giocatori agonisti di alto livello usa un track semi-roller, il 20% un semi-spinner e il 5% un full-roller. Gli altri tiri sono usati solo da giocatori non par, che non raggiungono la media considerata normale per giocatori di alto livello.
A prescindere dalla necessità di una eccellente coordinazione occhio-mano e di un buon controllo neuromuscolare, l'abilità del bowler non dipende troppo da prestazioni naturali. Per più dell'80% il bowling è uno sport di prestazioni acquisite. È un gioco di stima, angolazione, rotolamento, sensazioni, giro e velocità della palla, ritmo, che necessita inoltre di una mente forte e versatile. L'aspetto psichico è preponderante rispetto a quello fisico. Questo significa che quando un giocatore ha sviluppato un sufficiente grado di forma e il controllo delle tecniche di gioco (l'allenamento standard quotidiano dura circa 90 minuti), la differenza a livello di competizione è data dalle qualità mentali che sa mettere in atto: la resistenza alla pressione imposta dalla gara e la capacità di mantenere costante la concentrazione. Quando si parla di concentrazione, non s'intende che un giocatore deve pensare mentre sta lanciando, anzi, quasi tutti i tiri dovrebbero essere inconsci, effettuati in assenza di pensiero, utilizzando solo la 'memoria muscolare' che ogni atleta sviluppa. Un giocatore di bowling ideale dovrebbe essere capace, come l'arciere della filosofia zen, di dissolvere il proprio io nell'azione al punto di diventare egli stesso la boccia che corre verso il bersaglio. Prima del tiro, però, bisogna valutare come effettuarlo. E qui entra in campo la strategia, che può essere costitituita da molte componenti: dal lancio più semplice per ottenere uno spare allo studio più complesso delle condizioni della pista, dall'attrezzatura fino al cambio o all'alternarsi delle varie tecniche di lancio. C'è una strategia nel determinare la formazione di una squadra, nel decidere su quale pista cominciare un torneo, quale turno giocare, nell'allenarsi su piste appositamente preparate, ecc. Il punto importante è utilizzare ciò che si è imparato, il bagaglio di esperienza acquisito, per ottenere il miglior risultato possibile. Sebbene nello sport del bowling non ci sia difesa, è buona cosa per un giocatore essere conscio del tipo di gioco praticabile in una certa situazione; ciò consente di formulare la strategia appropriata. Decisivo è lo studio delle condizioni della pista. Un agonista di alto livello (par 200 per gli uomini o 190 per le donne) e molti giocatori di buon livello (150-190) hanno una loro strategia individuale che privilegia pochi tiri base e una linea preferenziale verso il pocket, cioè lo spazio tra i birilli 1 e 3 che porta allo strike. È il cosiddetto A-game. Può capitare, però, che le condizioni della pista non siano favorevoli a questa strategia sicura. Allora è importante osservare l'evolversi dell'oliatura della pista; saper riconoscere se la maggiore quantità di olio sta al centro oppure è concentrata ai lati, e se si è formata una corsia preferenziale che guida la palla verso i birilli. Una volta riconosciuti tali fattori, il giocatore mette in atto il suo B-game: una strategia creativa. Dei giocatori che riescono a fare questo, si dice che hanno 'eliminato la pista'.
Uno degli eventi sportivi a carattere agonistico con la più larga partecipazione al mondo è l'annuale ABC National Tournament. Si svolge sempre in una località diversa e mette in pista per tre mesi, notte e giorno, giocatori di ogni livello. Negli ultimi tempi ha raccolto una media di 50.000 iscritti. Si disputano tornei di singolo, doppio e a squadre, con due milioni di dollari di premi in palio. Nel 2001 l'ABC, guidata da Roger A. Dalkin, ha festeggiato il centenario della prima edizione. Collegato all'ABC National Tournament è il torneo annuale della WIBC, in assoluto la più grande manifestazione sportiva femminile, con circa 40.000 partecipanti e un milione di dollari in premi. Le donne professioniste si cimentano, inoltre, nei tornei open della Professional women bowling association. Tornando alle competizioni maschili, nel 1999 il circuito nazionale, il famoso PBA Tour, è stato aperto al Brunswick Bryant Park di New York City con un lancio effettuato dal sindaco Rudolph Giuliani. Il titolo della PBA sancisce chi è il più forte giocatore al mondo. Altra importante competizione è l'All-Star National Match-Game Championship, cui partecipa un selezionato lotto di campioni. Il BPAA US Open, torneo finanziato dai proprietari dei 3300 centri bowling, raccoglie sempre migliaia di spettatori. I cosiddetti World Tournaments of Champions, sponsorizzati da aziende quali la Brunswick o la Firestone, costituiscono altri appuntamenti classici. Esiste infine una miriade di tornei dedicati a coloro che fanno del bowling una fonte di reddito; mentre l'intero movimento ha la base, come in altri sport americani, nell'attività amatoriale svolta a livello locale, scolastico e universitario, sotto il patrocinio della YABA. Per quanto concerne l'attività olimpica, l'organismo riconosciuto dal CIO è lo USA bowling.
Per i professionisti vi sono decine di tornei sparsi un po' in tutto il mondo, con particolare riguardo all'Europa e all'Asia: la Japan Cup è l'open più ricco. Per i dilettanti, il discorso è più articolato. La FIQ indice ogni quattro anni i Campionati Mondiali. Sfalsati di due anni rispetto ai Mondiali, si svolgono i Campionati d'Europa-Africa e quelli d'Asia-Oceania. In palio ci sono quattro titoli maschili e altrettanti femminili nelle seguenti specialità: squadra da 5 (per il femminile), tris, doppio, singolo. Un'importante manifestazione a carattere intercontinentale è la World Cup, gara annuale di singoli per l'assegnazione del titolo di campione del mondo, cui partecipano un rappresentante maschile e uno femminile per ogni nazione. Sotto l'egida della FIQ ‒ Zona Europea ‒ si svolgono ogni anno i Campionati Europei di singolo maschile e femminile, ai quali partecipano i rispettivi campioni nazionali. Il più prestigioso torneo a squadre è la Reichert Cup, l'equivalente per il bowling della Davis Cup nel tennis o della Ryder Cup nel golf.
Nel nostro paese il movimento agonistico non professionale è governato dalla FISB, che indice ogni anno oltre cento manifestazioni a carattere locale, regionale, nazionale e internazionale. Esse vengono organizzate dalle associazioni sportive affiliate alla Federazione. Le più importanti manifestazioni sono: Campionati Regionali maschili e femminili (singolo, doppio, tris e squadra a quattro), Campionati italiani maschili e femminili (singolo e doppio), Coppa Italia (torneo a squadre da 4 per gli uomini e da 3 per le donne), Master Cup (singolo e doppio), World cup (qualificazioni italiane maschili e femminili), Gold cup (aperta a giocatori e giocatrici europei di categoria inferiore).
Il bowling non è mai stato ammesso come sport olimpico ufficiale, nonostante le ripetute richieste avanzate dall'IBA negli anni Venti e Trenta. Ha però partecipato a due edizioni in qualità di sport dimostrativo. Nel 1936 a Berlino fu presentato in forma di torneo. Venne costruito un impianto da 30.000 posti con 40 piste in linea, rimosse alla fine della competizione per fare posto alla scherma e alla boxe. L'International Bowling Congress Tournament di Berlino ebbe un notevole successo di pubblico. Gli americani vinsero ogni evento eccetto il singolo, che fu appannaggio del tedesco Otto Goldhammer. Un altro torneo di esibizione si è svolto nell'ambito dei Giochi del 1988 a Seul, grazie a una campagna portata avanti dal dirigente della Brunswick, Jack Reichert.
The Strohs (Joe Norris, Phil Baumann, Walter Reppenhagen, Cass Grygier e Fred Wolf) costituirono la prima delle grandi squadre sponsorizzate dalle ditte produttrici di birra. Vinsero il titolo ABC nel 1934.
The Heils (Hank Marino, Ned Day e Charlie Daw), nativi di Milwaukee, dominarono gli anni Trenta. Vinsero tre titoli ABC (1935-37) e il torneo della International bowling congress association nel 1936 a Berlino.
The Budweisers (Don Carter, Dick Weber, Ray Blut, Pat Patterson e Billy Welu), vincitori delle edizioni 1955, 1958 e 1959 dei campionati BPAA, furono uno dei quintetti più famosi. In seguito, inclusero un altro nome importante come Bill Lilard. Il loro record di 3858 punti rimase imbattuto dal 1958 al 1994.
The Falstaffs, originari di Chicago, vinsero il titolo ABC 1958. Il primo quintetto era composto da Buddy Bomar, Ned Day, Bill Lilard, Bill Bunetta e Don Ellis. Poi subentrarono Buzz Fazio, Billy Welu, Harry Smith e Steve Nagy.
Alberti Jeweler's hanno costituito la più forte squadra femminile mai esistita. Lo schieramento classico era formato da Fritzie Rahn, Edith Kirg, Agnes Higgins, Dorothy Miller e Marie Warmbier. Vinsero i titoli WIBC 1928, 1931, 1933 e 1935.
Hank Marino, membro della squadra degli Heils, fu votato come il più forte giocatore della prima metà del 20° secolo. Vinse in doppio con Frank Thoma al torneo ABC del 1916. Si aggiudicò le specialità del doppio e a squadre al torneo di Berlino del 1936.
Joe Norris, ex capitano degli Strohs, è stato il giocatore più longevo. La sua carriera agonistica iniziò nel 1926. Nel 1992, a Corpus Christi nel Texas, superò il record di 103.398 birilli abbattuti in tornei ABC, prima appartenuto a Bill Dohermann, e ha attraversato il 20° secolo toccando quota 123.770.
Ned Day, vincitore di tre titoli ABC, si aggiudicò nove campionati nelle rassegne nazionali della BPAA e altri 23 titoli. Negli anni Trenta Day diventò un attore di Hollywood, lavorando per la MGM.
Andy Varipapa, emigrato dall'Italia a New York, vinse due titoli All-Star (1946, 1947) e, in doppio con Lou Campi, i campionati BPAA 1947 e 1948. Lavorò spesso come istruttore in film della MGM.
Marion Ladewig ha vinto per nove volte il titolo di 'Bowler of the Year'. Si aggiudicò quattro titoli WIBC e dominò fino al suo ritiro dalle scene, avvenuto nel 1963. Vincitrice di otto tornei All-Star dal 1949 al 1957.
Dick Weber, già membro dei Budweisers quando la PBA fu fondata nel 1959, dominò nei tornei singoli proposti dalla nuova lega. Collezionò 26 titoli PBA, fu nominato tre volte 'Bowler of the Year' e si aggiudicò dieci tornei All-Star negli anni Sessanta.
Don Carter, membro fondatore della PBA, vinse sei titoli nel circuito dei professionisti. Ma l'apice della sua carriera l'aveva raggiunto prima, quando era capitano dei Budweisers. Vinse sei titoli All-Star, cinque World Invitational e un torneo Master ABC. Nel 1964 divenne il primo professionista a firmare un contratto da un milione di dollari. Nel 1970 fu votato migliore giocatore di tutti i tempi.
Earl Anthony è il leader per quanto riguarda i titoli PBA: ben 41. Si diede al bowling dopo aver fallito nel baseball, a causa di una ferita. Dominò gli anni Settanta e nel 1982 divenne il primo giocatore a superare il milione di dollari di premi vinti in carriera.
P. Bohn, D. Herbst, Bowling. How to master the game, New York, Brunswick Universe Publishing, 2000.
T. Kouros, Teaching bowling progress (trad. it. Roma, Federazione italiana sport bowling, 1997).
P. Murè, Il gioco del bowling, ora sport, in Grande enciclopedia delle bocce, Milano, Ed. Studio Effepici, 1985, pp. 254-56 e 273-77.
Cfr. inoltre i periodici Bowler's Journal International e Bowling World e i siti Internet www.bowl.com; www.fisb.it.